Oggi il Giappone si è fermato per ricordare un momento tragico della sua storia: lo scoppio della prima bomba atomica su Hiroshima, sganciata dagli stati Uniti. Sono trascorsi 67 anni da quel 6 agosto 1945 e questa mattina la campana della pace ha suonato per ricordare le 140.000 vittime. Al Peace Memorial Park, nel punto dello sganciamento dell’ ordigno, decine di migliaia di persone hanno rispettato un minuto di silenzio alle 8:15 locali (1:15 in Italia), l’ora dell’olocausto nucleare.
Un’occasione d’incontro tra sopravvissuti, parenti delle vittime di allora e quanti hanno avuto la vita stravolta dal rischio radiazioni per la grave emergenza di Fukushima, causata dal sisma/tsunami dell’11 marzo 2011.
”E’ necessario che i Governi, le Organizzazioni Internazionali e la società civile proseguano nel loro impegno teso alla costruzione di una societa’ fondata sui valori di pace e di libertà, in cui la guerra e la violenza non possano mai prevalere sul dialogo e sul confronto civile fra i popoli”. E’ quanto si legge nel messaggio inviato dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, al presidente del comitato ”Terra e Pace”, Athos De Luca.
”L’immagine delle migliaia di vittime innocenti che essa produsse e’ sempre viva nei nostri occhi e nei nostri cuori, quale tragica testimonianza delle disumane sofferenze provocate dalla Seconda guerra mondiale e terribile monito, insieme all’esplosione atomica di Nagasaki, del tremendo potenziale distruttivo nelle mani dell’umanita’. Auspico che il vostro incontro possa offrire un importante contributo nel diffondere, soprattutto fra le giovani generazioni, i valori della solidarieta’ e del rispetto reciproco, promuovendo la costruzione di una societa’ fondata sulla cooperazione e sull’affermazione dei diritti e della dignita’ dell’uomo”, ha aggiunto Fini.
Anna Feroleto
Nessun Commento