Capri, meno turisti italiani. Tra i Vip sull’isola anche Emilio Fede


Sentore di crisi anche a Capri. Meta preferita di italiani e stranieri, oltre che di Vip, quest’anno l’isola ha registrato un minore afflusso di turisti rispetto agli anni addietro. Secondo i dati registrati dal comandante Alessandro Sarro dell’ufficio circondariale marittimo “nella giornata di martedì 14 agosto  sono sbarcate 11715 persone e ne sono ripartite in serata 11204. Lievissimo calo nel giorno di Ferragosto quando sono arrivati sul molo di Marina Grande 10983 passeggeri e ne sono ripartiti 10396“.

Un ferragosto caprese movimentato ma che ha visto solo un migliaio delle oltre 21mila persone sbarcate il 14 e il 15 agosto rimanere a pernottare sull’isola. Un’estate, dunque, all’insegna di un turismo “mordi e fuggi” che, però, ha deciso di trascorrere almeno un giorno nella meravigliosa isola delle sirene.

Tutta colpa della crisi? Sembra proprio di sì. A pensarla così sono anche alcuni negozianti di Anacapri che ai nostri taccuini hanno espresso la loro opinione. Alla mia domanda “Quanto la crisi ha influito su Capri?” hanno così risposto. “La crisi ha influito abbastanza – dichiara Roberta del negozio “Il Veliero” – c’è un calo di presenze. Si vede! Soprattutto gli italiani sono diminuiti”.

Tanta delusione nell’aria! Allora perchè visitare Anacapri? “Ci sono tanti luoghi belli” – continua Roberta – “Innanzitutto c’è la Grotta Azzurra, poi c’è la Seggiovia che è un punto panoramico, c’è la villa e ci sono tanti musei”. Particolarità del negozio “Il Veliero” sono le ceramiche artistiche dipinte a mano e i prodotti dell’artigianato italiano, ma anche saponette dalle simpatiche forme e profumi dalle dolci fragranze.

Continuando il mio percorso mi sono imbattuta in un negozio di liquori il “Limoncello di Capri” dove la signora Teresa, addetta alle vendite, è stata così gentile da rispondere anche lei alla mia domanda. “Sì i turisti sono diminuiti un pò rispetto agli anni passati. Si sente questa crisi, soprattutto gli italiani si vedono di meno in giro, ma continua l’afflusso degli stranieri, soprattutto americani, russi, inglesi”.

“Anacapri è più naturalistica, più tranquilla – continua Teresa -.  Dalla seggiovia è possibile ammirare tutto il panorama di Marina Piccola, dei Faraglioni, la villa di San Michele, la piazzetta; mentre il centro di Anacapri è un luogo di elite. Il Limoncello di Capri è uno dei più famosi negozi della zona per i suoi prodotti artigianali, ha una sua tradizione. Il limoncello è un liquore tipico della zona, molto apprezzato, fatto con i profumati limoni di Capri, anche se l’isola non ne ha in grande quantità”.

Pochi passi avanti ed ecco che un dolce profumo mi spinge ad entrare in uno dei negozi più antichi e apprezzati dell’isola “Carthusia”, i profumi di Capri. Qui incontriamo il signor Savio che anche lui è d’accordo con quanto detto dagli altri negozianti. “La crisi ha influito anche qui, sull’isola, però non come la si sente in città. Anche qui si è verificata una diminuzione di arrivi di stranieri provenienti da tutti i paesi”.

“Quali le particolarità dei profumi Carthusia?” “La particolarità è che noi usiamo solo fiori e piante che crescono sull’isola. Li lavoriamo e creiamo profumi da più di 100 anni. Ci occupiamo con cura della raccolta delle piante fino alla realizzazione dei profumi in laboratorio”. Anche al signor Savio chiedo: “Perchè visitare Anacapri?” “Perchè ci sono tanti siti storici dell’epoca dei Romani”.

Impossibile camminare per le stradine dell’isola e non soffermarsi ad ammirare “i sandali capresi”. Eleganti da esibire in ogni occasione, i sandali sono uno dei prodotti tipici dell’isola. Lì seduto al suo banco da lavoro il signor Salvatore del “Sandalo Caprese”esprime il suo parere sulla crisi. “Meno turisti senz’altro! Un calo sia di turisti italiani che stranieri”.

“Cosa rende i sandali capresi così speciali?” “Innanzitutto sono comodi, sono fatti sull’isola e sono originali. Sono creati a mano col chiodino. Senza quest’ultimo non è un sandalo caprese. I prezzi variano dal più semplice al più elaborato e va dai 55 euro ai 350”.

“Ha mai creato dei sandali per un personaggio famoso?” “Lavoravo anni fa in un laboratorio dove ho creato dei sandali per Jacqueline Kennedy”.

La mia passeggiata all’interno delle stradine di Anacapri continua. Con curiosità mi soffermo a guardare alcune ceramiche molto belle in vista nel negozio “Eureka” dove il titolare il signor Nunzio è così cortese da esprimere anche lui il suo parere sulla crisi. “A Capri la crisi ha influito specialmente per gli italiani. Io penso che turisti forestieri ne abbiamo di più sull’isola rispetto agli altri anni. C’è un movimento soprattutto di svedesi, danesi, finlandesi che normalmente in questo periodo non sono mai venuti a Capri, ora sono sull’isola. Non sono grossi acquirenti, ma comunque è sempre un piacere vederli. Quello che ho notato è l’italiano che non si muove. Ha ridotto le vacanze da una settimana a due giorni”.

“Perchè visitare Anacapri?” “Anacapri è un paese semplice, ancora oggi nel 2012, alla portata di tutti, dove si può trovare l’artigianato, cosa che a Capri non esiste più. Oggi Capri è quella di via Condotti, via Montenapoleone, via Frattina, non è più la Capri di una volta. Io ricordo che quando lavorarvo al Quisisana, noto albergo dell’isola, e arrivava Aristotele Onassis, c’era chi gli cuciva i pantaloni, chi gli creava le scarpe. Ora è tutto diverso! Cose che, invece, ancora oggi esistono ad Anacapri”.

“Quali le particolarità del suo negozio?” “Qui vendiamo ceramiche, alcune prodotte ad Anacapri, altre nella costiera amalfitana, altre ancora in Sicilia”.

Ma se la crisi ha impedito a molti turisti italiani di fare visita alla più bella isola del Golfo di Napoli, non ha certo impedito ai Vip di godere per qualche giorno delle sue bellezze. Tra i personaggi famosi presenti sull’isola in questi giorni, non poteva mancare il tanto chiacchierato Fabrizio Corona, lo stilista Rocco Barocco, il simpatico Christian De Sica e il grande Emilio Fede che nel pomeriggio di ieri, in viaggio sul traghetto per Napoli, si è confuso tra i passeggeri destando incredulità tra molti di loro. All’arrivo in porto il noto giornalista televisivo, ha lasciato in tutta fretta la nave a bordo della sua auto salutato con simpatia da alcuni passeggeri.

Si ringrazia per la collaborazione i negozianti anacapresi intervistati.

 

Autore:  Anna Feroleto

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