E’ il racconto degli anni di piombo, una guerra da 2500 morti in sette anni, quello che Michele Di Salvo porterà in scena lunedì 29 ottobre a partire dalle 20.30 sugli spalti della Galleria Toledo, in Via Concezione a Montecalvario (Na). Troppi di questi non hanno colpevoli.
E’ così che la vedono gli occhi della “generazione dopo”, quella che in quegli anni era “bambina” e figlia di quegli eventi. Una storia un po’ autobiografica ma che appartiene a tutti, anche se spesso la dimentichiamo. E questa storia è anche un viaggio.
Comincia così questo racconto scritto per il teatro che attraversa e racconta tutta l’Italia e ripercorre gli anni recenti della nostra storia.
Ma perché alla fine questa storia e’ così importante e ci riguarda e tocca ancora oggi? Perché molti di questi nomi sono tutti ancora lì, e fanno la politica del nostro Paese, come spiegherà ed argomenterà la voce narrante nel corso dell’opera della durata di circa due ore.
Gli anni di piombo, a dispetto di quello che molti ritengono a giudicare dagli esiti, in realtà trasformano profondamente la società italiana, mettendo in discussione gli equilibri ed i modelli generazionali, ma anche il rapporto di coloro che facevano militanza politica e i partiti. E dicono tutti i giorni cosa dovremmo e non dovremmo fare, mentre hanno deciso cosa dobbiamo e non dobbiamo sapere, con il pieno diritto di scegliere a cosa e di cosa rispondere e a cosa e di cosa no.
Alcuni li abbiamo già incontrati incidentalmente, come ministri di vari governi, protagonisti con incarichi importanti in questa o quella strage, venendo meno al proprio compito di darci verità, quando non hanno fatto di peggio, mentendo consciamente e coprendo le vere responsabilità.
Altri, i seminatori di parole, quelli che creavano la retorica che armava le menti e spesso le mani dei giovani, sono ancora li che fanno esattamente lo stesso mestiere, solo meglio pagati.
Lo spettacolo nasce da un e-book molto “scaricato” dal blog dell’autore, nato da un articolo del 2 agosto. In maniera spontanea è nata una produzione, con la passione e la volontà delle persone ed in particolare Rosario Squillace, Marco Maraviglia che ha coinvolto Massimiliano Giuliani che realizzerà le riprese e Lorenzo Sabìa, prossimo laureato all’Accademia di Belle Arti di Napoli che ha curato il montaggio di filmati e musiche e che curerà il montaggio e il setting delle riprese, ed infine Francesca Cacciatore che presterà la sua voce alle storie drammatiche delle stragi di quegli anni.
Chi verrà, se vorrà, sarà parte di un racconto “collettivo” in un doppio DVD che sarà poi prodotto dal vivo durante la serata.
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