Si è tenuto oggi il Convegno “Amianto: giustizia e salute” organizzato dall’Asbestos Personal Injury Network (Rete lesioni personali da amianto), e presieduto dal Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha comunicato i risultati del censimento del Comune di Napoli sulle discariche abusive del capoluogo partenopeo: circa sessanta siti inquinati da sversamenti illegali di amianto.
A questi numeri vanno aggiunti quelli della spesa pubblica di circa 15 mila euro al mese per bonificare il tutto. Strettamente collegati ai siti inquinati dell’amianto, quelli dei rifiuti tossici in genere e dei roghi che puntualmente si innalzano da varie parti della regione.
A questo proposito, è da sottolineare l’originalità e l’inventiva del titolare di una impresa di pompe funebri di Frattamaggiore (Napoli), Alessio Salvati, che aderendo alla protesta civile contro questi roghi tossici ha tappezzato la città con manifesti pubblicitari raffiguranti bidoni tossici con la scritta “Non fateci fare gli straordinari – No ai roghi tossici“.
Il gesto, spiega il Salvati, sembra un controsenso trattandosi di una ditta di Pompe Funebri (pubblicità al contrario per avere meno clienti), ma non lo è, poiché oltre a reclamizzare la sua azienda e stato fatto per: “mandare un messaggio forte anche ai politici” e per aderire alla protesta nella cosiddetta ”Terra dei Fuochi”, dove da ottobre 2010 le forze dell’ordine hanno individuato circa 460 roghi pericolosi sul vasto territorio tra Napoli e Caserta. In pratica uno ogni due giorni.
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