Manovre di disostruzione pediatrica: la CONFAPID Napoli organizza corsi nelle aziende


Un’ ora. E’ un lasso di tempo in cui le cose che noi conosciamo possono cambiare, in cui a volte non diamo importanza alle cose che ci circondano perché non ci riguardano. A volte passa e neanche ci si rende conto.
Un’ ora, è il tempo che ognuno di noi può dedicare per conoscere, e perché no, divulgare le manovre di disostruzione pediatriche, diventando così “moltiplicatore”.


Tutti pensiamo…”a me non può succedere” ma il solo conoscere aiuta a capire il rischio che c’è in ogni cosa che sembra innocua o che per noi non ha alcun pericolo.
Oggi, chi vive con i bambini, perché genitori, nonni, zii, amici… ha il dovere di rendere sicuro il mondo intorno a loro, ha il dovere di imparare a salvare un bambino in caso di necessità … La conoscenza delle manovre di disostruzione può essere un primo esempio. Ci insegna l’amore per la vita.
Episodi di soffocamento, soprattutto in età pediatrica, possono capitare a tutti, la paura e il non conoscere non aiutano. Quello che non deve essere fatto molto spesso é quello che invece viene praticato, si girano i bimbi a testa in giù, gli si infilano le dita in gola per cercare di tagliere il corpo estraneo, ma tutto questo non serve. Si pensa che basti chiamare i medici per essere aiutati, ma in realtà coloro che sono più vicini al piccolo sono coloro che poi salvano la vita del bambino.
Una mamma che apprende le manovre giuste, già ai primi segni di ostruzione, riconoscerà quanto sta accadendo 10 secondi prima di tutti , consentendole così di praticare prontamente e correttamente le semplici ed immediate manovre per gestire l’emergenza, nel frattempo chi é vicino può chiamare il 118 e spiegare con poche e chiare parole cosa sta accadendo. Se pensiamo che, nelle migliori delle ipotesi, il tempo di attesa per l’arrivo dei soccorsi va dai circa 7/8 minuti a salire, possiamo capire che se non si conosce cosa fare molto spesso si deve soltanto constatare quello che mai vorremmo che succeda…
Purtroppo, in Italia ogni settimana un bambino muore per avere ingerito un corpo estraneo, sappiamo quanto i bambini sono imprevedibili e curiosi, tutto quello che vedono viene portano alla bocca per la nella fase di conoscenza del se e dell’altro che sperimenta il mondo esterno attraverso gli oggetti, ecco che può accadere… un bottone, un dado, una pallina, un componente di un giocattolo non adatto all’età o anche pezzi di cibo un würstel, una caramellina, un po’ di prosciutto crudo e tante altre cose. Pensate che negli Stati Uniti d’America le noccioline sono vietate fino ai bambini di otto anni. Questo ci deve far riflettere…
La maggior parte degli incidenti dovuti ad ostruzione avviene perché i genitori o chi assiste in quel momento il piccolo non sa come intervenire. Le manovre non sono altro, come giá detto, che dei semplici gesti. Dalle testimonianze di tante mamme, che hanno praticato le manovre a seguito di ostruzione delle vie aeree, ciò che maggiormente risalta e che tutte hanno rivissuto la rinascita del proprio figlio.
La societá in generale e sopratutto coloro che ci governano oggi hanno una grande responsabilità, quella di rendere sicuri tutti i luoghi dove i bambini giocano, come scuole, lidi marini o dove mangiano, mense scolastiche, ristoranti e tanti altri luoghi.
Il mio impegno nella divulgazione della conoscenza delle manovre, come purtroppo spesso accade, nasce dalla mia personale esperienza, fortunatamente andata bene. Durante un pranzo, mio figlio, di appena un anno, stava soffocando con un pezzo di pomodoro. Il panico é subentrato in noi…. non sapevamo cosa fare ma grazie a mio cognato che conosceva le manovre tutto é andato bene. Il suo pianto liberatorio é stato sintomo di liberazione, che tutto era finito. Vi posso assicurare che quei secondi non passavano mai…. Per tanto tempo non sono riuscita a dormire.
Devo dire grazie anche alla FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatrici) che è impegnata in questo meraviglioso progetto di divulgazione delle manovre di disostruzione. Tra le tante iniziative hanno realizzato il “BabySecurity”, uno strumento di prevenzione per chi assiste i bambini. È un cartoncino di forma circolare che consente di misurare e dunque, eliminare dalla portata dei bambini gli oggetti di grandezza inferiore al foro.
Oggi, quindi, quale membro della CONFAPID, il mio obiettivo sarà di sensibilizzare le aziende nel programmare dei corsi sulle manovre anche perché all’interno delle aziende stesse lavorano tanti uomini e donne così che quanto a me accaduto non possa succedere a nessuno.

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