In tempi di crisi gli italiani cercano di propiziarsi il nuovo anno portando lenticchie in abbondanza sulle tavole per il cenone di capodanno. Una pratica seguita da quasi 3 italiani su 4 (74%) che concorre al contenimento complessivo della spesa dei cenoni che sarà pari complessivamente a due miliardi, in calo del 3% rispetto allo scorso anno.
E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Swg dalla quale si evidenzia sulle tavole dei cenoni un aumento della presenza dei prodotti Made in Italy più tradizionali, dal cotechino (+8%) alle lenticchie (+14%), dalla frutta di stagione (+15%) allo spumante (+20%). Restano fuori dal menù cibi più costosi come ciliegie, pesche fuori stagione o ananas (-3%), caviale (-2%) e champagne (-1%).
Nel dettaglio nelle feste di fine anno, sottolinea la Coldiretti, lo spumante si conferma come il prodotto immancabile e sarà bevuto da 44 milioni di italiani (87%). Segue a ruota il panettone al quale non rinunceranno in 40 mln (80%) che vince sul pandoro (prescelto da 34 mln, pari al 68%).
Ma il piatto che ha fatto registrare un vero boom per il cenone sono le lenticchie che in un momento di difficoltà come questo, sono chiamate a portar fortuna nei piatti di 39 mln di italiani insieme al cotechino o allo zampone (lo mangeranno in 31 mln pari al 62%).
Lenticchie, zamponi e cotechini a Capodanno gli italiani ne consumeranno il quantitativo record di oltre 5 milioni di chili, con un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2011. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, secondo cui nonostante un rincaro al dettaglio del 2% circa, le lenticchie restano assolutamente a buon mercato. Il 31 dicembre più di nove italiani su dieci le assaggerà per gola e tradizione, quella tradizione che attribuisce al legume il ruolo di “portafortuna” per l’anno nuovo.
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