“Lo stato di salute della famiglia italiana è un po’ acciaccato”. Dal palco dei Forum della Famiglia di Napoli, la psicoterapeuta Maria Rita Parsi lancia l’allarme. La nota psicologa, ospite all’ultimo incontro degli appuntamenti dedicati alla famiglia, organizzati dall’Ofi – Osservatorio familiare italiano – nel corso della manifestazione Tutto Sposi, ha poi indicato le difficoltà e la necessità di nuove regole che tengano presente l’evoluzione di concetto di famiglia.
“La famiglia, intesa come cellula cardine del sistema sociale prevista dalla Costituzione, è aggredita da un esplodere delle famiglie di fatto, cambiando così la concezione tradizionale della famiglia, perché nate su patologie di precedenti matrimoni e molto spesso che hanno sperimentato prima la convivenza, con relative nascite di bambini. Le famiglie mononucleari, hanno un solo genitore a fare da punto di riferimento di uno o più bambini – ha proseguito Maria Rita Parsi – mentre le famiglie monoparentali, ovvero con una o due persone che decidono di avere un figlio, perdono il doppio riferimento o quelle con triangolazione, di enorme rilevanza per i bambini. Ciò non significa che i bambini per forza di cose crescano male o diventino omosessuali, anzi, i dati ci dicono che spesso questi bambini hanno una vita regolare senza traumi. In questo quadro si aggiungono le famiglie multietniche, le adottive e le affidatarie. Insomma il concetto tradizione di famiglia va inquadrato in una sfera diversa da dove era collocato e da dove sono scaturite le “regole” di gestione oramai obsolete”.
La scrittrice e presidentessa della Fondazione Movimento Bambino ha poi puntato il dito sui programmi elettorali, evidenziando: “In questa campagna elettorale sarebbe di primaria importanza inserire, ai primi posti, la famiglia e la scuola nei programmi elettorali, ma questo manca in tutti i partiti che corrono alle elezioni”.
Dagli incontri dei corsi prematrimoniali laici, che hanno approfondito al numeroso pubblico intervenuto nei nove giorni, i concetti base della parte civile – oltre quello religioso – del matrimonio, è dunque emerso che gli articoli attuali della Costituzione italiana non inquadrano più l’evoluzione del concetto di famiglia.
Lo stesso magistrato Carlo Imperiali, dal palco, ha asserito: “Le norme costituzionali per la famiglia non sono più sufficienti e dovrebbero essere aggiornate ed ampliate”.
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