Il viaggio inizia con il Deus Vult, colonna sonora delle prime crociate, che nel 2001 risuona in un Boing 767 mentre i moderni combattenti raccomandano la calma a bordo. Di lì a poco le voci dei pompieri all’interno delle Torri Gemelle comunicano le strane esplosioni ai piani sovrastanti. Le trame elettroniche di pinkfloydiana memoria ci portano indietro nel tempo ad un altro 11Settembre, quello cileno.
E’ il 1973 e nel palazzo presidenziale a Santiago del Cile Salvador Allende, sotto attacco aereo, sta trasmettendo il suo ultimo discorso da Radio Magallanes. Attraversiamo l’oceano e siamo in Vaticano nel 1993 con la preziosa voce di Daniele Mattera che declama la scandalosa benedizione apostolica speciale che Karol Wojtyla impartisce a Pinochet in occasione delle nozze d’oro del dittatore. E non potevano mancare le parole infuocate, recitate dalla intensa voce di Angela Bernal, con le quali le Madres de Plaza de Majo scomunicano il Pontefice. La loro rabbia e il desiderio di non rassegnarsi sono interpretati dal magistrale e militante sax di Daniele Sepe.
La fermata successiva ci vede marciare nel 1999 per le strade di Seattle con la speranza di un altro mondo possibile, per poi essere trascinati via a Genova nel 2001, nel silenzio irreale di piazza Alimonda. Ma la memoria può permettersi di correre avanti e indietro sul filo del tempo e l’orrore della Scuola Diaz ci rimanda allo stadio di Santiago del Chile per ricordare Victor Jara. Per farlo degnamente, a Santiago de Cuba, registriamo il quartetto d’archi sul quale adagiare le preziose e sensibili voci di Romilda Bocchetti e Andrea Campese.
In questo viaggio immaginario, dove il tempo non ha un passato, presente e futuro che si susseguono, il grande Gordon Poole ci catapulta nell’America degli anni settanta, in piena guerra fredda, con un suo brano inedito sui rifugi antiatomici e ancor più indietro nel tempo, con la sua interpretazione di Jimmy Crack Corn.
Scendiamo di nuovo in strada, tra i colori dell’amara allegria del Gay Pride e poi il viaggio prosegue nei vagoni di terza classe delle nostre scuole, dove è in atto la progressiva riduzione del sostegno ai più deboli. Una fermata in omaggio alla nostra Napoli e allo storico gruppo ‘E Zezi.
Queste le stazioni del nostro viaggio immaginario, deridendo e parafrasando un vecchio detto di sapore fascista, proprio quando l’esigenza del ‘viaggiare sicuri’ viene contrabbandata con i treni ad Alta Velocità che, assieme alle leggi del mercato, investono i bisogni reali delle persone.
Pur essendo fuori da ogni logica di mercato, per farci ascoltare abbiamo seguito un consiglio di Frank Zappa: almeno una canzone d’amore. E noi allora chiudiamo con una storia struggente, precoce ed impossibile, degna dello Zecchino D’Oro a cui meditiamo di spedirla. Così possiamo anche ridere un po’ in attesa che scoppi la rivoluzione!
Brani Originali nel cd:
Nove Undici, The Great Joke in the Sky, Seattle Dance, Le Forche, Veramente Abili di Carlo Vignaturo
Vito e Bice di Barbara Pierini, Paola Lauri e Carlo Vignaturo
Coprodotto attraverso le Produzioni dal Basso con la collaborazione del Gridas-Gruppo Risveglio dal Sonno.
http://www.produzionidalbasso.com/pdb_1112.html
Edito dalla Marotta&Cafiero.
Premiato da Zimbalm
http://www.blogzimbalam.it/artista-della-settimana-finti-illimani/
Recensito dal Manifesto
http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20121114/manip2pg/13/manip2pz/331700/
Per ogni cd venduto, un euro è devoluto ad Emergency e il ricavato delle vendite sarà in parte reinvestito, tramite il GRIDAS e la Marotta&Cafiero Editori, in ulteriori autoproduzioni e coproduzioni dal basso.
Finti-illimani
Gruppo musicale napoletano, autofinanziato, no-profit e politicamente scorretto. Nato nel 2000, nel sottoscala – deposito, sala riunioni di ‘O Pappece, storica bottega del commercio equo e solidale di Napoli, suona prevalentemente in contesti di impegno politico e sociale. Più di 10 anni di prove, registrazioni, e concerti militanti a sostegno di realtà schierate politicamente e impegnate socialmente, con musiche originali e interpretazioni di brani della musica etnica e della nuova canzone cilena. Ha suonato in varie città italiane e ha collaborato con diversi spettacoli di Hobos Teatro.
Spesso i concerti si avvalgono della voce recitante di Daniele Mattera e di supporti audiovisivi.
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