In merito all’inchiesta giudiziaria della Procura della Repubblica di Milano che coinvolge Saipem per attività in Algeria, Eni prende atto che la Procura ha esteso le indagini anche nei confronti di Eni e del suo Amministratore Delegato.
Eni e il suo Amministratore Delegato si dichiarano totalmente estranei alle vicende oggetto di indagine.
Già a fine novembre 2012, alla notizia dell’indagine per asserita corruzione internazionale in relazione a progetti di Saipem in Algeria, Eni si è immediatamente attivata raccomandando alla propria controllata Saipem, nel rispetto della sua autonomia in quanto società quotata, di mettere in atto tutte le più opportune azioni di verifica interna, di cooperazione con la magistratura e di discontinuità organizzative e gestionali, che hanno portato alle dimissioni e licenziamento di diversi ruoli apicali di Saipem coinvolti nelle attività oggetto di indagine. Eni ha inoltre direttamente fornito, e continuerà a fornire la massima cooperazione alla magistratura.
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