Citato davanti alla Corte dei conti il Poliziotto che si ferì pulendo l’arma d’ordinanza


“Ogni volta che pensiamo che si sia raggiunto il fondo, accade qualcosa che ci fa capire che si può sempre raschiare e che al peggio non c’è mai fine. E adesso ci aspettiamo, molto molto presto, che quando il prossimo Poliziotto verrà ammazzato dal criminale di turno, lo Stato chiederà alla sua famiglia il risarcimento per il danno d’immagine subito dal Corpo, che tutti dovrebbero considerare fatto da superman invincibili e non da semplici esseri umani che addirittura possono morire!”.

Un incredulo Franco Maccari, Segretario Generale, del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta così la notizia della citazione a giudizio davanti alla Corte dei conti di un Poliziotto di Rovigo che, nel 2006, si ferì pulendo l’arma d’ordinanza. La Procura erariale, infatti, ritiene che l’uomo abbia percepito indebitamente lo stipendio negli 85 giorni in cui fu costretto a restare lontano dal servizio per via della ferita al torace, in quanto, secondo il magistrato inquirente, l’incidente avvenne per imperizia del Poliziotto.

“Ormai siamo ben oltre lo choc – insiste Maccari -. Tutte le notizie che si susseguono giorno dopo giorno, dimostrano senza possibilità di errore che i Poliziotti italiani sono considerati nelle menti della maggior parte dei Rappresentanti istituzionali e politici di questo Paese, come scarti, manichini, numeri, schiavi. Altro che spray urticante per noi, lo Stato piuttosto acquisterà presto il necessario per frustarci prima e dopo i turni!”.

“E intanto – aggiunge il Segretario del Coisp – i colleghi continuano ad andare per strada, proprio come per il corteo di ieri degli studenti a Bologna, a prendersi in facci uova, petardi e bombe carta. Ma – chiede infine Maccari – quanto sarà possibile andare avanti così? Un trattamento da bestie da soma per quattro spiccioli, la considerazione che si riserva all’ultimo dei problemi che si vorrebbe mai affrontare, il bersaglio sempre opportuno per la rabbia di tutti e la strumentalizzazione da parte di tutti e… per concludere… Dio non voglia che qualcuno di noi si ferisca, venga ferito o, peggio ancora, decida del tutto inopportunamente di morire, dovrà anche risarcire i danni!”.

Co.I.S.P.

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