“Ho appreso con costernazione, dopo ore di ansietà, la dolorosa notizia del barbaro assassinio del connazionale Silvano Trevisan, dopo un lungo sequestro mentre onorava la migliore tradizione del lavoro italiano all’estero.
Nell’esprimere alla famiglia, in questo momento di grande sofferenza, il cordoglio dell’intera nazione e i miei personali sentimenti di solidarietà, mi unisco alla ferma condanna di tutti i paesi colpiti dall’efferato delitto contro ostaggi inermi per riaffermare l’impegno della comunità internazionale nell’assicurare alla giustizia i responsabili, contrastare la minaccia terroristica e garantire la sicurezza del lavoro e delle persone in un’area cruciale per la pace”.
In un messaggio il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso il suo cordoglio alla famiglia di Silvano Trevisan l’ingegenre veneto ucciso da Ansaru in Nigeria insieme ad altri sei prigionieri.
Il cittadino italiano, 69enne originario della provincia di Venezia, era stato sequestrato tre settimane fa in un’azione armata in un cantiere insieme con due libanesi, altrettanti siriani, un greco e un britannico.
Intanto La Farnesina ha fatto sapere che non c’è stato “Nessun intervento militare volto a liberare gli ostaggi è mai stato tentato da parte dei Governi interessati, per i quali l’incolumità dei loro cittadini tenuti sotto sequestro è sempre stata la priorità assoluta”.
Autore: Anna Feroleto
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