E’ sempre un po’ amaro il sorriso di chi indossa la medaglia d’argento. Radioso è invece l’avvenire sportivo delle atlete che tornano a casa fermandosi in finale dei campionati Europei Cadetti. Nel gruppo spiccano le lentiggini di Marianna Maggipinto, il libero dell’Arzano.
Fra le atlete che si sono messe maggiormente in luce nel corso della competizione. E proprio per lasciare spazio alle competizioni azzurre la Marianna Guerriero ha dovuto sospendere per un po’ la sua corsa in campionato, proprio quando era al comando del girone D della serie B1.
Un sacrificio collettivo che è stato ripagato dal consenso europeo ricevuto da Marianna Maggipinto che torna a casa col titolo di vicecampione e una bella medaglia d’argento al collo.
Non nasconde la sua soddisfazione il tecnico della Marianna Guerriero Arzano Antonio Piscopo che allena quotidianamente l’atleta. “Un risultato che mi appaga –racconta Antonio Piscopo- di tutti i sacrifici che abbiamo fatto nel corso di questo campionato. Marianna Maggipinto è una ragazza che si allena con grande passione ed ha sempre voglia di imparare qualcosa. Siamo contenti di aver puntato su di una ragazza di 15 anni che ha saputo ripagarci. Si ferma con le altre alla fine dell’allenamento e non si stanca mai di migliorare”. Insomma ha il volley nel sangue.
Unico neo il risultato della finale. Una sconfitta con la Polonia con il punteggio di 3-2 dopo essere stati avanti per 2-0 (21-25, 17-25, 25-19, 27-25, 18-16), pagando a carissimo prezzo l’unica sconfitta subita nel torneo. Per le azzurrine si tratta della terza medaglia d’argento della sua storia dopo quelle ottenute nel 2003 a Zagabria e nel 2011 ad Ankara, sempre con il tecnico toscano Pieragnoli in panchina che a fine partita ha dichiarato: “Noi abbiamo dato la chance alla Polonia di rientrare, sbagliando nel momento cruciale della partita diverse battute. Poi nel finale certamente abbiamo pagato anche a caro prezzo la mancanza di esperienza”.
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