Coisp, Forze dell’Ordine continuamente chiamate all’uso della forza ed esposte a rischi ed attacchi


“Difensori indifesi. E’ un concetto oramai tristemente noto a tutti i colleghi che operano al servizio dello Stato e della gente e che hanno imparato molto bene quanto indifesi essi siano, non solo nei panni di Tutori della sicurezza, ma anche di cittadini italiani. Difensori drammaticamente indifesi, indipendentemente ed al di là dalla volontà del rispettivo diretto superiore di occuparsi di tutelarli, indifesi di fronte ad un intero sistema totalmente schiavo della necessità di fornire rapide, accondiscendenti e non importa se infondate risposte alle pressanti e ricattatorie levate di scudi di tutti quanti, oggigiorno, vivono di una costante caccia alle streghe che, nel ventunesimo secolo, si chiama caccia alle divise. Tutti quanti quelli che, nell’era del tutto è lecito, spiegabile, giustificabile tranne ovviamente ciò che fanno i Tutori dell’ordine, vivono costantemente alla famelica ricerca del capro espiatorio cui gettare addosso ogni responsabilità di errori e storture, confezionandola in cavalleresche battaglie per la difesa dei diritti… di tutti tranne che dei Tutori dell’Ordine ovviamente! Bene, tutti i colleghi sanno ormai, che quel capro espiatorio sono loro, sono sempre loro, e che ad ogni occasione utile saranno gettati in pasto a quella ricerca famelica. Questo mentre chi da loro ha avuto il mandato di rappresentarli – i Sindacati o presunti tali – ha abdicato completamente dal proprio ruolo, così fortemente fatto valere quando è il giorno di andare a caccia di tessere, e così vilmente svenduto quando è a rischio lo spazio politico o la poltrona guadagnata sulla pelle dei Poliziotti; e mentre chi dovrebbe lavorare nell’interesse di tutti gli italiani – molti Politici e Rappresentanti Istituzionali -, tutti gli italiani, compresi anche i Poliziotti, si gira dall’altra parte di fronte alle emergenze, alle necessità, ai rischi che tutti corriamo, occupandosi di noi solo quando c’è da attaccarci per prendere le distanze da quelli che, evidentemente, non sono ritenuti degni di essere rappresentati”.

Il Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, continua per bocca del suo Segretario Generale, Franco Maccari, a chiamare tutti alle proprie responsabilità mentre, giornalmente, si ripetono scontri, incidenti, e ordinari servizi che impegnano i Poliziotti all’uso della forza, “esponendo così loro e gli altri a rischi e conseguenze che potrebbero essere ridotti e in qualche caso del tutto evitati con un diverso bagaglio di dotazioni e preparazione, che chiediamo instancabilmente da tempo immemore”.

“Parliamo di rischi e conseguenze – aggiunge Maccari – spesso finiti agli onori delle cronache, anche se non abbastanza spesso da dare il medesimo spazio ai casi in cui è chi porta la divisa a rimetterci di più. Ma se media e commentatori vari se ne infischiano di dare messaggi distorti, cancellando peraltro bellamente il diritto di tutti di dire la propria, ciò non giustifica che chi ha come suo primo dovere quello di assumere le determinazioni necessarie per garantire i diritti di tutti, si limiti a gettare a mare i Poliziotti di turno, magari dopo che hanno speso un’intera vita e carriera portando il peso della divisa, invece che fare il proprio dovere”.

Coisp

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