Dimezzati i fondi per le borse di studio agli orfani delle Vittime del Dovere


“I fondi destinati alle borse di studio per le Vittime del Dovere e per gli orfani di chi ha perso la vita in servizio sono stati dimezzati. E’ uno dei tanti tagli imposti dalla crisi che però, ancora una volta, dispiega i suoi effetti nefasti sulle persone che più di altre dovrebbero essere tutelate e sostenute. Ma la particolare sensibilità dimostrata dai nuovi Vertici Istituzionali sin dal primo momento in cui hanno assunto i rispettivi incarichi, ci fa ben sperare che alla cosa si porrà certamente rimedio con un intervento di priorità assoluta”.

Lo afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a proposito di quanto appreso dalla circolare del Ministero dell’Interno contenente le modalità del concorso pubblico per titoli per l’assegnazione di borse di studio in favore delle Vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, nonché dei loro superstiti (di cui all’articolo 4 della legge 23 novembre 1998, n. 407, e successive modificazioni), delle Vittime del Dovere e dei loro superstiti (di cui all’articolo 82 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e successive modificazioni), riservato agli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado.

L’ammontare dell’importo relativo alle borse di studio concesse, è stato determinato in 209 euro per le scuole primarie e secondarie di primo grado e in 417 euro per le scuole secondarie di secondo grado, “rendendo praticamente le somme fruibili – commenta il Coisp -, ridotte di ulteriori 20 euro circa per la produzione dei documenti, che devono essere annualmente riproposti con modalità inutilmente onerose e nonostante che l’Ente erogante ne sia già in possesso, neppure decorosamente sufficienti a coprire anche le sole spese di trasporto”. La cosa ha così indotto il Coisp a scrivere ai Presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso, a tutti i Parlamentari, nonché al Vice Capo della Polizia, Alessandro Marangoni, per evidenziare che “il risanamento dei conti pubblici ed i principi di solidarietà devono trovare un modo per coesistere”, e però “nella corretta prospettiva al fine di non mortificare chi ha perso, per sempre, la propria famiglia impegnata nel servizio dell’ordine e della sicurezza dello Stato e della Democrazia”, ricordando inoltre che il Coisp “ha sempre contestato i tagli lineari operati nel comparto Sicurezza perché, di fatto, riducono non solo i capitoli di bilancio, ma la dignità ed il decoro del lavoro dei cittadini in divisa”, e denunciando che la vicenda in questione “ne rappresenta un esempio lampante”.

“Appena ieri – conclude Maccari – abbiamo potuto leggere che gli Onorevoli Boldrini e Grasso hanno espresso ‘gratitudine per chi sa continuare a rivolgersi con tenacia alle Istituzioni’, e non possiamo che esprimere la più totale condivisione per queste parole sagge che esprimono un altissimo profilo Istituzionale sul quale potranno contare anche gli incolpevoli ed indifesi familiari di tanti valorosi Servitori dello Stato che per le Istituzioni hanno versato il proprio sangue”.

Coisp

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