Sparatoria davanti a Palazzo Chigi mentre il nuovo Governo giurava al Quirinale


Roma, 28 aprile 2013 – Sembrava una normale giornata di sole, finalmente la primavera si era fatta sentire e molti tra i cittadini romani e numerosi turisti transitavano d’avanti ai palazzi della Politica, magari sperando di incontrare questo o quel altro politico che si apprestava da li a poco a giurare per il nuovo governo, come Ministro.

Ma poi, un tragico fatto di sangue ha trasformato quella che doveva essere una normale giornata romana in un piccolo “Far West” italiano. Si odono degli spari, nel fuggi fuggi generale, due carabinieri rimangono a terra feriti in un lago di sangue. L’attentatore (in un primo momento si è parlato di un folle), ha esploso diversi colpi in direzione dei due militari, ferendoli gravemente. Tra i feriti c’è anche una donna, una passante ferita di striscio durante la sparatoria: la donna è incinta e sarebbe stata colpita da alcune schegge. Subito l’intervento degli altri militari, presenti numerosi sul posto, lo hanno disarmato ed arrestato. Anch’egli è rimasto ferito alla testa nella colluttazione con le forze dell’ordine.

Vestito in giacca e cravatta, è stato identificato come Luigi Preiti, di 49 anni, calabrese, ma domiciliato ad Alessandria. Non ha precedenti penali.

Dai primi accertamenti non si tratta di un folle ma, a detta del fratello subito raggiunto dagli inquirenti, ha perso da poco il lavoro. Aveva una piccola azienda edile che ha chiuso, ed ha anche divorziato dalla moglie. Davanti al procuratore aggiunto Gianfilippo Laviani l’attentatore ha confessato: “Puntavo ai politici, Ho deciso di fare tutto questo 20 giorni fa’ Ho voluto fare un gesto eclatante in un giorno importante: non odio nessuno in particolare ma sono disperato”.

I carabinieri feriti sono il brigadiere Giuseppe Giangrande, di 50 anni, che è in prognosi riservata, e il carabiniere scelto Francesco Negri, di 30. Il proiettile che ha colpito Giuseppe Giangrande ha leso la colonna vertebrale cervicale. Il militare non e’ in pericolo di vita ma è stato sottoposto ad un intervento neurochirurgico. Meno gravi le condizioni dell’altro militare ferito ad una gamba ed operato anch’egli all’ospedale San Giovanni. Hanno parlato anche i colleghi che hanno immobilizzato l’attentatore: “Abbiamo semplicemente cercato di fare il nostro dovere. In piazza era pieno di gente e non appena sono partiti gli spari ci siamo gettati sull’aggressore per bloccarlo”.

Il governo è stato avvertito durante il giuramento, a cui non sono seguiti festeggiamenti. Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha immediatamente fatto il punto con il ministro Angelino Alfano.

Preiti è accusato di tentato omicidio, porto e detenzione di armi. Nel pomeriggio il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha riferito in consiglio dei ministri e poi alla stampa: “Ho appeno riferito in Consiglio dei ministri le informazioni in nostro possesso. Il tragico gesto criminale è stato operato da un disoccupato di 49 anni, che ha manifestato l’intenzione di suicidarsi e che non l’ha fatto per l’esaurimento del caricatore. La situazione di ordine pubblico nel Paese non desta preoccupazione, ma sono stati rafforzati i controlli negli obiettivi che sono piu’ a rischio”.

Autore : Elena Simonetti

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