Poliziotto sventa rapina in una farmacia di Cerignola


“Una rapina in un esercizio commerciale sventata. Una delle tante che avvengono ogni giorno, ma questa volta i rapinatori non ce l’hanno fatta. A fermarli un Poliziotto fuori dal servizio, le telecamere di sorveglianza hanno ripreso tutto, e guardando quel video si trattiene il respiro, con la mente ancora ferma alle immagini atroci di Maddaloni, a quell’identica vicenda finita con un Carabiniere e padre di famiglia rimasto sull’asfalto in un lago di sangue.Questa volta, però, nella farmacia di Cerignola è andato tutto bene… ma sarebbe bastato un soffio perché andasse diversamente. Di questa seconda rapina sventata, e soprattutto delle riflessioni che quanto accaduto porta con sé, non abbiamo sentito parlare, non abbiamo letto editoriali, non abbiamo ascoltato dotti dibattiti, quasi nessuno ne sa nulla, eppure tutti dovrebbero guardare quelle immagini e poi pensare alle tante cose che andiamo dicendo da anni…”.

E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a proposito di quanto avvenuto a Cerignola (Fg), dove tre giovani incappucciati e armati sono entrati in una farmacia per svaligiarla, ma sono stati fermati da un poliziotto che ha bloccato il primo malvivente, poi arrestato, mentre i due complici si sono dati alla fuga. L’intero episodio è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza, ed il video (visibile su http://www.foggiatoday.it/cronaca/video-rapina-farmacia-pelagiocerignola. html) mostra come il poliziotto abbia reagito con prontezza estraendo l’arma di ordinanza che, fortunatamente, non ha dovuto utilizzare.

“La situazione ripresa nel video – commenta Maccari -, rappresenta esattamente, in ogni dettaglio, uno di quei casi in cui, un intervento necessario avrebbe potuto avere conseguenze nefaste per il collega o per gli stessi malviventi i cui rischi però sarebbero stati infinitamente ridotti se il Poliziotto avesse potuto contare su diversi strumenti operativi. La prontezza con cui il collega reagisce, infatti, gli consente di anticipare e spiazzare totalmente il primo rapinatore, che per fortuna di tutti, gli altri clienti del negozio compresi, non reagisce, mentre i suoi compari, altrettanto fortunatamente, scelgono la fuga. Altrimenti avrebbe potuto essere una tragedia. Se il Poliziotto fosse stato costretto a fare fuoco o se in caso di necessità non avesse fatto fuoco cosa sarebbe accaduto? E se il collega avesse potuto contare su strumenti meno devastanti, ma altrettanto efficaci per neutralizzare istantaneamente una persona pericolosa da distanza ravvicinata?”.

“Quel video lo hanno visto in pochi – aggiunge il Segretario del Coisp -, e ancor meno sono le persone che riflettono sul fatto che episodi del genere, o comunque interventi che vedono le Forze dell’Ordine costrette alla coazione fisica, sono assolutamente quotidiani, nelle circostanze più disparate, nei luoghi e per i motivi più diversi, ma quegli interventi sono assolutamente quotidiani. Capiamo bene, purtroppo, perché i media di quegli episodi quotidiani parlano solo quando muore qualcuno, che sia un Tutore dell’Ordine o meno, ma chi nel settore della Sicurezza opera, a qualsiasi livello, non può non occuparsene, o non occuparsene abbastanza come sta accadendo”.

“Da anni – insiste Maccari – chiediamo una rivisitazione ed un adeguamento dei mezzi e degli strumenti che compongono le nostre dotazioni ed il nostro ‘bagaglio’ di addestramento, e si tratta in qualche caso di interventi economici ma importantissimi. Appena ieri abbiamo formulato nuovamente queste istanze in una lettera idealmente inviata al futuro Capo della Polizia di Stato. E contiamo i minuti per il suo reale prossimo insediamento – conclude il Segretario del Coisp -, perché possa iniziare un nuovo e stavolta proficuo confronto su tematiche così importanti e vitali, per la maggiore sicurezza di tutti e per una rinnovata serenità di migliaia di uomini e donne in divisa che si vedono un giorno crocifissi come belve feroci ed un giorno celebrati come eroi pur avendo applicato le medesime procedure; che un giorno restano vittime sulla strada ed un giorno riescono a tornare dalle proprie famiglie pur avendo adoperato i medesimi strumenti”.

Coisp

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