Domenica a Cicciano inaugurata la prima statua al mondo dedicata a Papa Francesco


Dacci oggi la nostra semplicità quotidiana. Papa Francesco ha impiegato pochi istanti per entrare nel cuore della gente, e l’ha fatto nella scelta del nome, un omaggio all’Italia attraverso la scelta del nome, cancellati 1300 anni di storia con la spugna densa di semplicità. Il solco diversamente tracciato, sull’aratro un uomo vestito di bianco colore, una croce di legno, l’umiltà nell’anima. Un bagno di normalità senza sofisticazioni e pre concetti. Quel balcone che non benedice, ma viene benedetto dalla sua Piazza, due mesi fa Papa Francesco si è mostrato al mondo. Ora c’è chi ha voluto dedicargli la prima statua al mondo, si tratta dell’attore Barbato De Stefano, l’attore partenopeo visto in alcune puntate di Don Matteo. De Stefano assieme al comitato artigiani ha ideato, e finanziato a sue spese, questo omaggio ad un nuovo cittadino del mondo che decanta la semplicità. L’opera, realizzata dal maestro Giuseppe Imperatore verrà inaugurata a Cicciano in provincia di Napoli domenica 19 maggio (ore 10), dal Comitato Carro Artigiani in occasione della Festa Maria SS Degli Angeli, e sarà esposta per tutta la giornata fino allo scadere della mezzanotte; in quest’occasione il Comitato Carro Artigiani regalerà migliaia di immagini di Francesco ai fedeli.

Un’opera che avrà il fondale di San Pietro (foto allegata), il maestro Imperatore fronteha interpretato a modo suo la semplicità di Papa Francesco, tante le somiglianze con il sommo pontefice, minuziosa la ricerca di ogni particolare che non è stato lasciato al caso: stessa croce, stesso anello, le scarpe tanto care all’ex Cardinale di Buenos Aires. La statua rappresenta il primo sorriso del nuovo Pontefice, quella sua solarità che ha subito commosso il mondo.

“La povertà del mio paese – dice Barbato De Stefano – è la ricchezza stessa della comunità dove sono nato e cresciuto, girando il mondo in tournée tante volte mi è capitato di capire purtroppo che “la ricchezza è la povertà dell’uomo.”

Una storia semplice, di un ragazzo primo di sei fratelli che abita nella capitale, ma proviene dalle case popolari, non ha ancora una sua auto, usa i mezzi pubblici per muoversi a Roma, spesso la bici o lo scooter “Se ad un uomo – chiosa Barbato – tu togli la ricchezza materiale, l’uomo diventa povero, un essere umano avrà però sempre il sole e l’anima. La statua è dedicata ovviamente al Papa e a mia madre”.

L’idea di creare una statua è nata proprio il giorno della proclamazione di Papa Francesco, com’era già accaduto con Papa Ratzinger, Barbato De Stefano era presente in Piazza San Pietro.

Il giorno dell’inaugurazione, domenica 19 maggio 2013, verrà allestito un carro itinerante dal titolo “La povertà è la ricchezza dell’uomo, la statua del Pontefice sarà collocata su un carro che ha come fondale la Cattedrale di San Pietro. Verranno presentate anche altre due opere riprodotte su tela che sono: l’affresco di “Maria SS Degli Angeli”, e il quadro preferito da Jorge Mario Bergoglio “La Crocifissione Bianca” del 1938 di Marc Chagall.

C’è un omaggio anche ai genitori del Papa: ritrovando un aratro molto simile a quello che utilizzavano i suoi familiari in Piemonte e simboleggerà la coltivazione delle patate ortaggio molto legato all’infanzia del Pontefice. Il programma di inaugurazione della statua continua in serata, alle 22, nel santuario di Maria SS Degli Angeli sarà eseguita l’Ave Maria di Tony De Stefano, il padre di Barbato. Qualche settimana fa, Barbato De Stefano, ha scritto una missiva al Papa e alla segreteria vaticana.

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