Saranno le splendide sale del Museo Correr a ospitare la prima grande retrospettiva italiana dedicata a uno dei massimi scultori viventi: Sir Anthony Caro (New Malden, Surrey, 1924).
Il versatile artista britannico rivoluziona in modo radicale a partire dagli anni Sessanta la sua arte. Dopo un esordio prettamente figurativo, sotto l’influenza del suo maestro Henry Moore, si allontana infatti dalla tradizione scultorea per creare assemblaggi rivoluzionari, saldati e imbullonati, dipinti a colori vivaci e collocati sul pavimento, nello spazio dello spettatore. Sono opere astratte, ma ricche di contenuto ideale. Un nuovo e affascinante linguaggio plastico che consacra Caro come figura cardine nello sviluppo della scultura del XX secolo accanto a David Smith, Mark Di Suvero, Richard Serra.
Il suo materiale prediletto è l’acciaio, ma l’artista non rinuncia a sperimentare con i più svariati elementi come il bronzo, il legno, la carta e il piombo. Gli assemblaggi d’elementi metallici bidimensionali diventano l’emblema della nuova scultura inglese.
Simbolo del nuovo e della modernità in scultura, Anthony Caro è presente in tutte le più importanti manifestazioni internazionali: ricordiamo la prima personale a New York da André Emmerich nel 1964, la partecipazione come unico scultore al padiglione inglese della Biennale di Venezia nel 1966, la retrospettiva al MoMa di New York nel ‘75, la mostra dell’84 alla Serpentine Gallery di Londra e, ancora, la collaborazione con l’architetto Norman Foster per il “Millennium Bridge” di Londra. La Tate Modern Art di Londra nel 2004 ha festeggiato i suoi ottant’anni; ora sarà Venezia a celebrare la personalità carismatica di Anthony Caro.
Dall’1 giugno al 27 ottobre 2013
Museo Correr, Venezia
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