I titolari dell’account [email protected] e del blog http: //biondesita.wordpress.com/ author/bionda84/page/2/ sono i destinatari di due delle numerose querele sporte dal Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, per il tramite del Segretario Generale, Franco Maccari, a seguito delle esternazioni infamanti e gravemente offensive registrate a seguito del sit-in effettuato a Ferrara, il 27 marzo scorso, per lamentare la mancata applicazione dello svuota-carceri ai colleghi condannati per omicidio colposo e mandati in cella per una pena residua di 6 mesi mentre le norme prevedono che le condanne inferiori ai 18 mesi debbano essere scontate fuori dal carcere.
Sulla manifestazione del Coisp sono state pubblicizzate notizie totalmente false ed errate – alcune delle quali appositamente rettificate l’indomani con una conferenza stampa tenuta dal Questore e dal Sindaco di Ferrara -, e in base a queste e senza la minima cura di verificare come fossero andate le cose, si sono sprecate pesanti diffamazioni a danno del Sindacato e dei suoi Appartenenti, primo fra tutti lo stesso Segretario Generale che fin da subito si è prontamente attivato per ristabilire la verità dei fatti, senza che tuttavia si placassero gli interventi di chi, pervicacemente, ha voluto meramente aggredire il Sindacato e tutto ciò che esso rappresenta.
“Nella lista degli improvvidi interventi contro di noi – conclude Maccari – spiccano le dichiarazioni dei titolari dell’account e del blog citati che per il turpiloquio e l’aggressività esternati tradiscono l’ipocrisia di chi, tentando di esibirsi nel più falso moralismo, non fa che ricorrere a quella violenza e a quella assoluta mancanza di rispetto e democraticità che immotivatamente e inutilmente si voleva attribuire a noi. Nascondersi all’ombra di colossali bugie per dare libero sfogo alla propria intolleranza verso i rappresentanti delle Forze dell’ordine non serve certo a intimidire chi come noi ha scelto di dare voce alle istanze ed ai problemi dei colleghi, avendone piena e diretta contezza, anche quando ciò risulti scomodo e difficile da far comprendere all’opinione pubblica. Chi si è reso autore di quelle ingiuste offese e di quegli attacchi immotivati, invece, ora dovrà darne conto all’autorità giudiziaria”.
Coisp
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