“Apprendiamo senza troppo stupore che uno degli imputati nel processo in corso a Torino per le violenze dei No-Tav, è stato arrestato dai Carabinieri, insieme ad un suo compagno, con l’accusa di avere massacrato di botte uno studente milanese di 28 anni, colpevole di avere espresso un’opinione differente da quella dei giovani antagonisti”.
Lo afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia. “Si tratta dell’ennesima conferma della pericolosità dei delinquenti che quotidianamente cercano lo scontro in Val di Susa, ormai pienamente sostituiti ai cittadini che manifestavano per la difesa del proprio territorio. La componente della comunità locale è ormai marginale nelle manifestazioni contro la realizzazione dell’Alta velocità, che ormai sono diventate soltanto un pretesto per delinquenti di professione pronti a scatenare una guerriglia furiosa ed una violenza assassina contro le Forze di Polizia. Aspettiamo con ansia di sentire una presa di posizione netta della politica, della cultura e dell’informazione: tutti sempre pronti a prendere le parti dei teppisti, ma muti davanti alla violenza. Se un manifestante torna a casa con un graffio, si urla al sistema repressivo e agli eccessi delle Forze dell’Ordine, ma nessuno sembra accorgersi delle violenze continue dei cosiddetti ‘antagonisti’. Attenzione, non si tratta di gesti isolati di singoli, se è vero che dopo il pestaggio di Milano, i compagni degli aggressori hanno minacciato pesantemente i testimoni dell’aggressione e la stessa vittima”.
Coisp
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