Si è svolta oggi a Genova, silenziosa e pacifica, la manifestazione del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, che è tornato a chiedere la rimozione del monumento in granito posizionato nei giardini di piazza Alimonda in onore di Carlo Giuliani, il manifestante morto durante gli scontri avvenuti nel 2001 in occasione del G8, mentre partecipava alla violenta aggressione subita dalle Forze dell’Ordine proprio in quella piazza.
Una delegazione del Sindacato, con in testa il Segretario Generale della Liguria, Matteo Bianchi, si è riunita davanti a Palazzo Tursi, sede del Consiglio comunale di Genova, con uno striscione che ripeteva l’istanza di eliminare un monumento che rappresenta l’ennesima coltellata alle spalle subita da migliaia di Appartenenti alle Forze dell’Ordine, accompagnata dalle immancabili sagome del Poliziotto accoltellato alla schiena, ormai assurte a simbolo del malessere che attanaglia gli Operatori della Sicurezza in tutti i settori della loro vita. Un malessere dovuto, su tutto e prima di tutto, proprio alla mancanza di considerazione e rispetto nei confronti di chi, quotidianamente, compie per il bene e la sicurezza degli altri piccoli e grandi sacrifici, a volte portati fino all’estremo. Eroi silenziosi di una realtà, quella dell’intero Comparto, troppo data per scontata e troppo lasciata a se stessa. Eroi che restano nel silenzio e nell’ombra anche e persino quando danno la vita per compiere il proprio dovere, come è stato, a Genova, per il Vice Soprintendente di Polizia, Daniele Macciantelli, morto in servizio ucciso dalla mano di un folle che minacciava i suoi stessi genitori con un coltello e che l’intervento di Daniele consentì di bloccare.
E proprio mentre ancora si attende che la città onori in maniera adeguata questo Servitore fedele dello Stato e dei suoi cittadini, Genova persiste a tollerare che, invece, in piazza Alimonda campeggi un tributo a chi non ha compiuto nulla di eroico, ma è passato alla storia per essere morto mentre aggrediva le Forze dell’Ordine violando la legge.
Il Coisp ha effettuato stamane un volantinaggio, registrando anche la presenza e la vicinanza del Senatore e Consigliere Comunale Musso, ex candidato a Sindaco di Genova (mentre questa estate aveva raccolto l’appello del Sindacato Indipendente anche il Consigliere Edoardo Rixi), e poi si è recato nelle stanze dell’Amministrazione dove ha potuto solo incassare l’impegno ad un prossimo incontro con l’Assessore alla legalità e al Diritto. Nessun confronto con il Sindaco è stato possibile, nonostante la manifestazione del Coisp fosse stata ripetutamente annunciata, e nonostante il Sindacato Indipendente recasse le migliaia di sottoscrizioni di cittadini alla petizione lanciata per chiedere la rimozione del monumento a Giuliani.
Un monumento che suscitò vibrate reazioni già nel 2005, all’epoca della mozione presentata dai Comunisti Italiani per il posizionamento di un cippo in onore di Giuliani, che suscitò la reazione negativa dell’allora Ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, ed una sentenza ancor più negativa di Parlamentari come Carlo Giovanardi e Gianfranco Fini. Eppure quella mozione passò, sia pur a fatica e con evidenti difficoltà all’interno della stessa maggioranza, con 23 voti favorevoli e 20 contrari, scatenando peraltro l’ira anche e soprattutto di molti cittadini. In piazza Alimonda fu poi posizionata una targa in onore di Giuliani, a luglio sostituita da un monumento in granito.
Coisp
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