Qualità e talento a braccetto nel nuovo progetto messo su da Guerriero LuVo Arzano e Partenope. Basta con le giovani promesse che si fermano per strada senza trovare sbocchi importanti per dimostrare il loro valore. Basta con l’emorragia di talenti che ha reso sempre più difficile trovare risorse per portare avanti il buon nome della tradizione napoletana della pallavolo. Ecco perché Raffaele Piscopo e Claudio Cicatiello si sono rimboccati le maniche dando vita al progetto “Volley Talent” una sorprendente sinergia che lega la tradizione del centro cittadino con la provincia che più di tutte si è contraddistinta più delle altre per gioco e risultati.
Dell’iniziativa ne inizia a parlare il responsabile della società di Parco Castello Claudio Cicatiello: “Il progetto di collaborazione della Partenope Volley con Arzano volley rappresenta per noi una importante svolta: l’abbiamo chiamato Volley talent –spiega- perché proveremo a lavorare insieme per scovare, allevare e far crescere insieme ragazze dotate di talento per questo sport”.
Il responsabile della Partenope fornisce anche riferimenti temporali: “Il nostro impegno reciproco è stato assunto per quattro anni, che riteniamo sia il tempo necessario per ottenere i risultati attesi. Condividiamo con Arzano non solo la passione per la pallavolo, ma anche metodi e principi di insegnamento. Crediamo che l’alleanza con Arzano, che ha raggiunto e manterrà livelli eccellenza con la sua prima squadra, sia il modo giusto per sviluppare il progetto. Infine ribadiamo che siamo aperti ad aggiungere al nostro progetto altre società che ne condividano principi ispiratori ed obbiettivi”.
A chiudere il giro dei pareri ci pensa il responsabile tecnico dell’Arzano Antonio Piscopo: “Il nostro compito non è quello di vincere assolutamente un campionato provinciale o regionale, bensì cercare di portare quante più ragazze possibili nella pallavolo che conta. Con la Partenope -continua il direttore tecnico di Volley Talent- ragioniamo già da diversi anni e condividiamo la loro lealtà sportiva ed il modo di porsi nei confronti delle atlete. Adesso però dobbiamo insieme a loro trovare la strada giusta per valorizzare le nostre giovani. Il nostro progetto è aperto a tutte quelle società che non mettono i propri interessi davanti a quelli delle atlete”.
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