AL TEATRO PALCOSCENICO: BIFALO KOUYATE e DJELIDEW


Jo Djallia allaleka DjalliaDan… (è Dio che ha creato il griottismo)…

Sono un griot e quindi un uomo della parola…

Ogni volta che le parole cambiano senso e le cose simbolo, torno a imparare la storia e i nuovi nomi di animali e cose.

Insieme con i Djelidew (figli del griot) Bifalo Kouyate, venerdì 25 ottobre alle ore 21 presso il Teatro Palcoscenico “inizierà“ lo spettatore ad un griottismo accompagnato da tamburi parlanti, chitarra pentatonica e Kamalen N’gonie e danze rituali che raccontano un viaggio che attraversa i luoghi della musica tradizionale bambara, malinke e wassoulou.

Bifalo k, griot del Mali del suo tempo, si fa “portavoce” della sua cultura solcando le strade mandinka e in questo viaggio la voce del tamburo del griot, che da secoli viaggia di mani in mani, si modella lungo tracce di un percorso fatto di nuovi incontri, di nuovi luoghi, di nuove storie, di nuovi linguaggi, uno spettacolo energico e travolgente dove il luogo delle popolazioni “cantate” diventa presente, tangibile e accogliente nonostante l’essenzialità dei suoi strumenti acustici, dove la matrice del racconto è la tradizione e il suo sviluppo è l’incontro!

Spettacolo veicolato dagli interventi significativi di un griot partenopeo, Luca Rossi, autore ed interprete per il teatro popolare e per la musica folk campana che attraverso i suoi racconti apre la porta ad un parallelismo tra la cultura orale campana e quella malinkè.

Nel pomeriggio Bifalo Kouyate nello spazio del Teatro Palcoscenico, dalle ore 16:30, darà una lezione dimostrativa prima di danza e poi di percussioni malinkè. Da non perdere!

La band:

Bifalo kouyate (danza, djembè, ‘n’gonie, chitarra)

Loredana Carannante (voce e piccole percusioni, danza)

Giovanni Maione (djembè, ’n’gonie, marakas)

Claudio Ceglia (sangban, calebasse)

Fabrizio Cecaro (triade tamburi bassi)

Gianluca Campanino (plettri)

Michelino Maione (djembè)

Diana de Rosa (danze malinkè e del sud Italia e piccole percussioni)

Mariangela Maione (danza tradizionale malinkè)

Ospite Speciale: Luca Rossi (interprete del teatro popolare e… griot partenopeo)

BIFALO KOUYATE – coreografo danzatore polistrumentista

Kabiné Kouyate, detto Bifalo, nato il 15-08-1981 a Bamako.

Coreografo e Polistrumentista, figlio di una delle famiglia griot più importanti dell’Africa Occidentale, inizia la sua carriera da giovanissimo, grazie a suo padre Sekouba Kouyate e sua madre Mariame Nango, che lo iniziano alla musica tradizionale. Suo nonno era uno dei più grandi chitarristi griot del Mali, Alfa Kabiné Kouyate.

Sin da bambino partecipa con quest’ultimo alle cerimonie tradizionali ed inizia a suonare strumenti tipici della tradizione mandeng. Il primo incontro con l’arte da professionista avviene nel 1994, nel 2000 balla per la coreografa Haitiana Ketly Noel presso il centro Espace Donko Seko, partecipando al Festival DANSE AFRIQUE DANSE a Bamako, nel 2001 partecipa alla biennale di danza tradizionale del Mali, nel 2006 partecipa al tamtam festival di Bamako, nel 2007 suona nel cd Percussion de Wassoulou del Maestro Sega Sidibe.

Durante la sua carriera ha lavorato presso Le Ballet Kantigiya, La Troupe Babemba, Compagnie Bakalama studiando con maestri di fama internazionale quali: Jean Coulibaly, Makan Koné solista del balletto District de Bamako, Boua Moulaye Traore, Karim Togola, Siaka Doumbia, Mamadou Kante, Karim Coulibaly, Sega Sidibe, Hamed Fofana, Malal N’diaye.

Partecipa e vince (come miglior ballerino) a diversi concorsi a Bamako, Gao, Tombuctu, Sikasso, Koulikoro, Kaye, Kidal, Segou Mopti, Sokodé (Togo), Dakar (Senegal). Primo percussionista di sandro Joyeux (Italia). Attualmente tiene seminari di percussioni e danza in diverse regioni d’Italia.

Luca Rossi – Tamburi a Cornice, voce

Autore ed interprete per il teatro popolare e la musica folk campana. Percussionista specializzato nelle tecniche e gli stili dei tamburi a cornice appartenenti all’area del Mediterraneo. Segue l’insegnamento dei maestri: Franco Faraldo (Italia), Glen Velez (Stati Uniti), Benham Samani (Iran), Marzouk Mejri (Tunisia). Approfondisce gli studi accademici in etnomusicologia presso il Dipartimento di Arte Musica e Spettacolo di Bologna sotto la guida di Nico Staiti. Ha effettuato collaborazioni, partecipazioni e registrazioni con molti esponenti della scena musicale popolare italiana e della musica etnica internazionale: Teresa de Sio, Marcello Colasurdo, Enzo Avitabile, Orchestra Popolare Campana e Eugenio Bennato, Benham Samani (Iran), Kelvin Sholar (Stati Uniti), Tambours du Mediterraneè (Francia – Tunisia) e con produzioni e compagnie di teatro danza (Taranta Power Bologna, Centro Nazionale Teatro, Accademia dell’arte di Arezzo). È insegnante in Italia in diverse accademie musicali e organizza regolarmente workshop e stage sui tamburi a cornice in speciali meeting europei (Accademia dell’arte di Arezzo, Drumming Holiday Austria). Nel 2011 scrive il metodo didattico “Tammorra – Italian frame drums” distribuito in Italia e all’estero.

Co-autore del brano musicale Sole del Sud divenuto colonna sonora del medio-metraggio Il volo diretto dal regista Wim Wenders.

Ha recentemente partecipato al documentario a cura del regista americano Jonathan Demme dedicato alla carriera artistica di Enzo Avitabile, accompagnando con i suoi tamburi le leggende della musica world internazionale, quali Givan Gasparyan ed il maestro iraniano Hossein Alizadeh. Sempre con Enzo Avitabile registra i tamburi a cornice nell’album Black Tarantella in distribuzione dal 2012, che vede la partecipazione di Pino Daniele, Francesco Guccini, Franco Battiato, Bob Gedolf, Mauro Pagani.

Loredana Carannante – Voce, danza

Voce autentica e talento naturale, Loredana Carannante è l’incarnazione femminile della continuità fra tradizione e modernità nel canto di derivazione popolare.

Oltre ad aver partecipato a numerose rassegne teatrali ed alcuni cortometraggi e nel 1997 aver vinto il Festival degli Sconosciuti, patrocinato da Teddy Reno e Rita Pavone, dall’inizio del XXI secolo può vantare numerose collaborazioni con gli esponenti più importanti della ricerca etnomusicologica italiana degli ultimi 20 anni: dal 2002 è voce solista della N.T.O (Nuova tammorra organizzata) gruppo musicale popolare che fonde tradizione e contaminazione; dal 2006 collabora come voce solista femminile nel gruppo storico operaio ‘E Zezi con il quale effettua svariate tournée. Dal 2004 effettua numerose collaborazioni discografiche, come voce femminile, ai lavori di: Loredana Lubrano, Smile (2004); Peppe Barra e Lino Cannavacciuolo, Matina (2005); Marcello Colasurdo Tammurriate e canti tradizionali devozionali (2007) e ‘Nferta (2008). Sempre nel 2008 collabora con Enzo Avitabile come docente sulle tradizioni popolari e sulle sue contaminazioni per il corso di antropologia culturale di Marino Niola, presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa; nel 2009 conduce un seminario di canto sul tamburo “Voce di mamma schiavona” a Bologna presso l’associazione culturale del Zonarelli; sempre nel 2009 vince una menzione speciale per la partecipazione musicale in “Frida allo specchio” nella rassegna di corti teatrali “La corte della formica “.

Dal 2010 è cantante solista del progetto “mamma Tammorra” con cui partecipa a numerosi Festival: Leuciana Festival (Ce), Festival della cultura italiana a Sofia (Bulgaria), Teatro Ghione e Teatro Vascello (Roma), Festival delle Culture (Ravenna).

GIOVANNI MAIONE

Detto Mamady Kouyate nasce nei paesi vesuviani in campania nell’80. Intraprende la sua carriera di percussionista nel 2008 con il maestro griot burkinabè Seydou Kienou con il quale fonderà « Afrikanà Ensemble» che parteciperà a importanti festival nazionali (Kalafrica, Festival del Mediterraneo, Ludovico van Festival).

Nello stesso periodo approfondisce la sua conoscenza del djembè studiando con i maestri: Famadou Konatè, Mamady keita, Harouna Dembele, Sidiki Kamara; nel 2012 in seguito ad un suo viaggio in Mali conoscerà il griot djembèfola, Bifalo Kouyatèche lo inizierà alla musica tradizionale malinkè immergendolo completamente nella dimensione dei cerimoniali rituali delle feste tradizionali; sempre nel 2012 con il gruppo Figli del Griot collabora al progetto «Tammurriata nera» solcando gli spalti del Maschio Angioino di Napoli e al progetto «Senza radici» al teatro Olimpico di Roma.

Attualmente collabora con Bifalo kouyate in Italia e in Mali con il progetto Mali al Mediterraneo ed è percussionista nella band di Sandro Joyeux.

CLAUDIO CEGLIA

Claudio inizia il suo studio delle percussioni afro-brasiliane nel 2006 con Nunzio Moschito Toscano,maestro virtuoso del pandeiro e della caixa.

Nel 2007entra a far partedel gruppo di percussioni afro-brasiliane “Maracatudo” diretto da Antonino Talamo (noto percussionista napoletano) il quale gli permetterà di partecipare a diversi festival ed eventi tra i quali la Festa di Piedigrotta con Tony Esposito nel 2008.

Sempre nel 2008 entra nella batteria dei “Quebradeira” diretta da Gino Latino con il quale organizzerà il primo Samba-raduno a Napoli nel 2010. Il suo percorso con le percussioni afro-brasiliane lo riporterà alle origini con lo studio del sangban con Giovanni Maione con il quale darà vita al gruppo Djelidew che si esibirà nel progetto Tammurriata nera sugli spalti del Maschio Angioino nell’agosto del 2012.

Attualmente approfondisce lo studio dei tamburi bassi con il griot bifalo kouyate che lo ha iniziato alla conoscenza di nuovi ritmi malinkè sulla triade e con il quale collabora nei seminari e nei concerti internazionali.

DIANA DE ROSA – Danza

Diana De Rosa nata a Napoli nel 1989 conosce le danze popolari della propria tradizione già dal 2008 nei contesti tradizionali delle feste e partecipa poi come danzatrice popolare a numerosi spettacoli.

Nel 2010 conosce Luca Rossi che la sceglie come danzatrice di tammurriata per lo spettacolo Mamma tammorra per il Festival di San Leucio a Caserta e al teatro Ghione di Roma; dal 2011 nasce la collaborazione con la danzatrice italo-sudanese Ashai lombardo Arop e danza nello spettacolo Senza radici in tour e in diverse manifestazioni, come la Festa dell’Unità (Crema), la Festa del Teatro (Venezia), e in diversi teatri, come Teatro Lo spazio (Roma), Teatro Olimpico (Roma).

Nel 2012 con lo spettacolo Tammurriata nera al Maschio Angioino consoliderà la sua formazione coreutico-musicale della tradizione maliana in seguito all’incontro con i Djelidew con i quali nascerà una collaborazione che approderà alla promozione di un progetto interculturale musicale tra tammurriata e danza maliana.

BIFALO KOUYATE e DJELIDEW/ (Figli del Griot)

al Teatro Palcoscenico

in via Gaetano Argento n. 54 (nei pressi di piazza Carlo III)

 Per info e prenotazioni: 3339 284 704 [email protected]

 

 

 

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