“Nella sola giornata di ieri sono state in pericolo di vita così tante persone e in circostanze che avrebbero dovuto essere così tanto diverse, che continuare a non correre ai ripari è davvero orrendo e inquietante. Aggrediti durante normali controlli stradali, malmenati durante il solito corteo di protesta, feriti durante due delle quotidiane rivolte nei Centri per immigrati, e costretti a usare l’auto personale per salvare un uomo perchè non un solo mezzo di un intero carcere e di tutte le Forze dell’ordine allertate era disponibile. Sembra un racconto dell’assurdo ma è solo il poco che si è saputo della giornata di un lunedì come un altro per i Poliziotti italiani, lasciati soli e in panne, in numero insufficiente e senza mezzi, esposti a rischi inutili senza che alcuno se ne assuma la responsabilità”.
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, non cessa di replicare l’allarme per la grave carenza di risorse destinate al Comparto che, fra l’altro, ha portato a una drastica diminuzione di Operatori tale da rendere i diversi servizi sul territorio sempre più rischiosi e complicati, soprattutto perché di pari passo crescono il numero la pericolosità e l’impegno richiesto per attività quali il mantenimento dell’ordine pubblico in relazione alla sempre più frequenti manifestazioni di dissenso sociale, il controllo del fenomeno dell’immigrazione clandestina e quant’altro.
Numerosi i fatti di cronaca che, solo ieri, hanno coinvolto i Poliziotti in situazioni ad alto rischio. A Palermo alcuni appartenenti alla locale Digos sono stati feriti -uno ha riportato la frattura di una manonel corso di scontri scatenatisi durante un corteo di protesta di giovani di destra contro il Muos al quale si sono mescolati ad un certo punto altri giovani appartenenti però all’area dei centri sociali cittadini, mentre colleghi della Stradale sono stati invece aggrediti nel corso di un normale servizio di controllo. Dal carcere di San Cataldo, poi, è giunta una notizia che ha dell’incredibile, dal momento che un Agente di Polizia Penitenziaria ha dovuto trasportare d’urgenza un detenuto in ospedale usando la propria auto in mancanza dei mezzi di servizio e perché anche la richiesta di mezzi di supporto alla Polizia di Stato e ai Carabinieri non ha avuto esito favorevole per indisponibilità.
Parallelamente, a Cassino due Agenti di Polizia sono rimasti contusi durante una protesta di una ventina di extracomunitari che chiedevano il rilascio dei permessi di soggiorno, vicino alla sede di una struttura di accoglienza dove si sono vissuti momenti di tensione; mentre vicino a Cagliari, nel Centro di accoglienza per immigrati di Elmas, alcuni richiedenti asilo hanno dato fuoco ai materassi inscenando una protesta per sedare la quale è dovuta intervenire la Polizia nel Centro che, al momento, ospita circa trecento persone.
“La gravità delle notizie è tale che non richiederebbe ulteriore commento – insiste Maccari -. Ma poiché c’è chi vuole far passare per normale il fatto che una manciata di Agenti fronteggino 300 persone imbestialite, o che una persona rischi di morire mentre è affidata alla custodia dello Stato perché non c’è un solo mezzo di servizio utile a trasportarlo in ospedale, allora bisogna urlare che questa è una vergogna! Non è più possibile pensare di fare tutto quel che prima si faceva con tanti uomini e tanti mezzi in meno – conclude il Segretario del Coisp – , e soprattutto non è tollerabile che ci si consideri al pari degli altri dipendenti pubblici, proprio come è stato fatto nella nuova legge di stabilità, mentre noi usciamo con un bersaglio sul petto anche per andare a controllare le patenti degli automobilisti! E’ di vite umane che si parla quando, genericamente, si fa riferimento alle divise a rischio. E giocare con quelle centinaia di migliaia di vite senza fare di tutto e anche di più per tutelarle è una cosa che ha un che di criminale!”.
Coisp
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