Ancora una volta nella mattinata di ieri, al rientro da un S.F.S. per servizio di Ordine Pubblico allo Stadio, presso la sede del IV Reparto Mobile di Napoli si sono visti colleghi “sdruciti, ammaccati e steccati” a causa di una mera partita di calcio. “Partita che – dichiara Giulio Catuogno Segretario Generale Provinciale del Co.I.S.P. di Napoli – dovrebbe rappresentare una semplice domenica di sport e divertimento allo Stadio, dove portare i bambini e trattenersi in compagnia tifando per la squadra del cuore”.
“Ma, evidentemente e sempre più spesso – continua Catuogno – il calcio non sembra più essere il baluardo dell’aggregazione sportiva, ma un’ottima occasione per creare lo scontro e inveire, aggredendole, le forze dell’ordine, senza minimamente pensare che quegli uomini in divisa rappresentano, è vero, lo Stato, ma hanno famiglie e figli che li attendono, sani e salvi, al rientro presso le mura domestiche” .
“Nessun tifoso o manifestante pensa mai – prosegue ancora Catuogno – che, dietro quella rappresentazione dello Stato in uniforme, batte il cuore di un uomo che, fermamente pronto a prestare con dovizia la propria opera professionale, ha pieno interesse a rientrare a casa portandovi corpo ed anima, così come vi è uscito, sperando di poter riabbracciare e baciare i propri figli, così come desidera ogni essere umano” .
“Ed è per queste ragioni – conclude Giulio Catuogno – che crediamo sia giunta l’ora di promulgare leggi che vadano a formulare protocolli operativi che diano agli operatori la possibilità di fermare seriamente coloro che creano disturbo all’ordine pubblico, al di là dei semplici DASPO che, sembrano, non aver sortito i risultati che lo Stato aveva intenzione di garantire al cittadino in termini di sicurezza, tanto che gli stessi individui, sottoposti a tale misura, hanno creato dissesto anche fuori dai confini italiani”.
Coisp
Nessun Commento