Rosa Martirano, poliedrica artista calabrese, ha inciso un album (La curpa è di l’amuri) che è un omaggio alla terra di Calabria. Terra bellissima, ma nel contempo, difficile, aspra, con immense difficoltà per i giovani di costruirsi un futuro. I suoi brani ricchi di pathos, ma anche di sogni affascinano per la qualità eccelsa, sia della musica che dei testi, ma fanno anche riflettere.
Tredici i “pezzi” inclusi in questo sensibile e delicato lavoro che ripercorre sentimenti e stati d’animo presenti in un popolo – quello calabrese – certamente particolare se non unico: A malatia d’amuri (La malattia d’amore), Populi migranti (Popoli migranti), Notti senza sonnu ( Notte senza sonno), La curpa è di l’amuri (La colpa è dell’amore), Ccà nun si pò sunnari (Qui non si può sognare), Lu Rre di chistu munnu (Il re di questo mondo), La festa di lu cielu (La festa del cielo), Calabria mia terra (Calabria mia terra), Nun scegliri lu mali (Non scegliere il male), Ti vìu (Ti vedo), Calabrisella mia (Calabresella mia), Và (Vai), Quannu passi (Quando passi).
Rosa Martirano così sintetizza il suo impegno: <<Il progetto La curpa è di l’amuri nasce dopo un lungo percorso musicale che parte dal diploma di conservatorio in canto lirico e attraversa diversi generi musicali, dalla musica popolare alla classica, dal pop alla dance, dal jazz alla bossa nova e dopo aver cantato in varie lingue, francese, inglese, portoghese e, naturalmente, italiano; ho sentito l’esigenza forte di esprimermi nella mia “lingua madre” per la prima volta da autrice e compositrice, unendo le mie esperienze musicali in un genere, quindi, ricco di contaminazioni>>.
La Martirano precisa ancora <<che la casa discografica è la Allan Bers Music, che il suo lavoro è prodotto e arrangiato da Roberto Musolino e missato da Marti Jane Robertson e che all’interno c’è una bellissima presentazione di Paolo Damiani>>.
SILVIO RUBENS VIVONE
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