Prosegue con successo, nella splendida Sala Bianca di Palazzo Pitti, a Firenze, la mostra ideata e curata da Marco Ferri dal titolo UNA VOLTA NELLA VITA. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze”. Fino al 27 aprile 2014 (dal martedì alla domenica, ore 8.15-18.50, ingresso 13 euro) si può ammirare una straordinaria carrellata di ben 133 tra documenti e libri provenienti da 33 enti cittadini e che abbracciano circa 25 secoli di storia. Obiettivo dell’esposizione è infatti offrire a tutti l’opportunità “unica” di ammirare una selezione di gioielli cartacei conservati in alcuni dei principali “scrigni” culturali della città.
Si tratta di una parte considerevole del patrimonio culturale fiorentino che, pur essendo costituita da unicum di straordinario valore, non gode delle luci della ribalta vuoi perché non musealizzata, vuoi per l’intrinseca delicata natura dei materiali che la costituisce, a cui proprio la luce recherebbe più danni che i benefici della notorietà. Da qui l’idea di esporre, per la prima e forse l’ultima “volta nella vita”, alcuni “tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze”, che formeranno una super-collezione mai mostrata al pubblico tutta insieme.
Tra i vari “gioielli” presenti in mostra si possono ammirare tre documenti archivistici di Michelangelo; un disegno di Raffaello; l’atto di battesimo di Leonardo da Vinci e un altro testo che reca le sue postille; una lezione scritta di Galileo sull’Inferno di Dante; opere attribuite a Andrea Mantegna, Alessandro Allori e Giovanni Stradano; autografi di Girolamo Savonarola, Poliziano, Cosimo I de’ Medici, Joachim Winckelmann, Ugo Foscolo, Giuseppe Pelli Bencivenni, Giovanni Fabbroni, Pietro Vieusseux, Eugenio Barsanti, Vasco Pratolini, Eduardo De Filippo e Dino Campana, del Premio Nobel Eugenio Montale (presente anche con due inediti acquerelli).
Ideata e curata dallo storico e giornalista Marco Ferri, diretta da Alessandro Cecchi, la mostra è promossa dal Polo Museale Fiorentino con Firenze Musei e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze – e in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica della Toscana, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il settore Biblioteche, Archivi, Istituti Culturali della Regione Toscana – e nasce da un progetto sostenuto dalla Fondazione Florens per i beni culturali e ambientali.
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