“Continuiamo a ripetere da tempo che tirare oltre ogni limite ragionevole la corda con la quale si tengono ormai ‘per il collo’ i Poliziotti italiani non solo è ingiusto e inumano, ma è anche stupido perché gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine sono praticamente gli unici rimasti a fare la propria parte per il Paese e per i cittadini senza se e senza ma, senza mettere in dubbio l’essenzialità del proprio dovere. Continuare a pugnalare i più fedeli Servitori di uno Stato, oltraggiandoli di continuo con parole e fatti gravissimi significa davvero non avere contezza del fatto che proprio da quelle persone dipende la libertà e la sicurezza di tutti. E’ assurdo ma è così. Chiunque, in Italia, non fa che pestare i piedi pretendendo questo e quello ed i soli per i quali valgono unicamente i doveri senza che gli vengano riconosciuti i sacrosanti diritti restiamo noi. Noi che assistiamo attoniti a casi come quello di Vicenza, dove il Sindaco paga 59mila euro di bollette (e non è la prima volta) di due campi rom i cui membri si rifiutano, in cambio, persino di prestare il minimo contributo alla comunità da cui spremono come sanguisughe risorse, calpestandone le regole della civile convivenza. Noi, che di fronte alla crisi drammatica di questi anni veniamo ‘soccorsi’ con elemosine indegne che calpestano la dignità di uomini e donne in divisa che oltre a sfiancarsi per assolvere al proprio dovere non sanno come arrivare a fine mese assieme alle loro famiglie. E’ una vergogna senza fine”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, torna a fare sentire la voce degli Appartenenti alla categoria prendendo spunto, in un periodo di massima difficoltà economica, esistenziale ed operativa per i colleghi, dalla vicenda verificatasi a Vicenza, e divenuta un vero e proprio caso, dove il primo cittadino, Variati, ha deciso di azzerare il debito di due comunità Sinti pagando al loro posto 59.000 euro di bollette arretrate di luce e gas, ma chiedendo loro in cambio di svolgere alcune attività socialmente utili. Dura la reazione dei rom giunta dal presidente dell’Associazione Sinti italiani, Davide Casadio, il quale ha sottolineato che il Comune è obbligato ad aiutare i cittadini senza reddito, senza poter pretendere alcunchè in cambio. La cosa ha scatenato reazioni e controreazioni, interventi e manifestazioni da un lato e dall’altro.
“Una diatriba di tal genere risulterebbe ridicola se non fosse tragica – insorge Maccari -. In questo nostro strano e triste Paese non solo non siamo più in grado di dire grazie a chi aiuta gli altri e lo fa al costo elevatissimo di rimetterci salute e serenità propria e delle proprie famiglie, come gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine, ma addirittura si preferisce sempre rivolgere le proprie attenzioni e spendere le risorse disponibili per qualunque altra cosa e per chiunque altro, compresi quelli che rispondono sputando in faccia alla disponibilità ed alla solidarietà che si fondano su un principio di civile convivenza ignorato e calpestato dai beneficiari di interventi immeritati e quindi ingiusti”.
“Aspettiamo – conclude il Segretario del Coisp – di commentare l’idea brillante di qualche Sindaco che si decida a spendere una qualche risorsa a vantaggio di chi tutela l’integrità e la stessa esistenza delle Istituzioni, magari facendo il pieno alle Volanti o comprando qualche risma di carta per gli Uffici di Polizia, noi almeno non sbeffeggeremo deridendo e strumentalizzando quelle leggi e quei principi che siamo i primi a difendere perché ne condividiamo il valore, non perché e solo quando ci tornano utili”.
Coisp
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