“In quanto rappresentanti dei colleghi che ci hanno investito dell’onere e dell’onore di rappresentarli siamo i primi a volere maggiore efficienza, migliore organizzazione e tagli degli sprechi – e ce ne sono eccome – nel nostro settore, perché questo significherebbe migliori condizioni di lavoro per tutti. O sarebbe meglio dire ‘dovrebbe significare’, perché ci sembra del tutto ovvio che impegnarsi oltre ogni ragionevole sacrificio debba significare poter poi contare sui vantaggi perseguiti e raggiunti, e non può significare la perdita di ulteriori risorse, quelle che noi stessi contribuiamo a risparmiare. E’ questo lo spirito con cui ci apprestiamo ad incontrare il Ministro dell’Interno”.
Con queste parole Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, anticipa l’intento collaborativo con il quale il Sindacato Indipendente di Polizia, si presenterà alla riunione fissata per domani con il Capo del Viminale, Angelino Alfano, per affrontare numerose e varie questioni, prima fra tutte quella legata agli interventi che si profilano sul Comparto alla luce dei tagli preventivati con la spending review voluta dal nuovo Governo. Spirito collaborativo, ma anche la precisa convinzione di ribadire dei punti fermi nell’attività del Sindacato, primo fra tutti quello che “se è possibile intervenire sugli assetti delle strutture – aggiunge Maccari -, ciò non toglie l’assoluta necessità che la Polizia di Stato possa contare sugli uomini previsti nel suo organico, e soprattutto che su di loro, sugli uomini e sulle donne, non gravi un atteggiamento letteralmente vessatorio quale è quello di privarli di ciò che spetta loro per il fedele servizio prestato allo Stato”.
“In tal senso – insiste il Segretario Generale del Coisp – il minimo che ci attendiamo, oltre al fatto che gli interventi siano seriamente ponderati in ragione della garanzia di una maggiore efficienza possibile e di una reale possibilità di continuare a garantire tutti i servizi che rendiamo ai cittadini ed alle Istituzioni, è che ogni centesimo risparmiato, o comunque naturalmente destinato al Comparto ed al Corpo, sia impiegato per lenire e cancellare gli effetti nefasti di non più sopportabili provvedimenti come il blocco contrattuale e degli automatismi stipendiali nonché del turn over, che incidono pesantemente sulla concreta possibilità di svolgere tutti i compiti noi assegnati e soprattutto di continuare a farlo con la necessaria motivazione. Specie alla luce di tutti gli altri odiosi ‘trattamenti’ che dobbiamo subire indossando la divisa. Infondo – conclude Maccari – è pur vero che noi siamo in tanti e non tutti provvisti di numerosi master e che i mega-manager dai compensi milionari come Moretti sono ben pochi, ma se loro minacciano di andarsene se gli si tocca il gruzzolo non per questo allora è consentito infierire ulteriormente su di noi che stiamo già talmente male e non ci tiriamo indietro anche se rischiamo la vita per 1.300 euro al mese”.
Coisp
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