Francamente questa volta ci sembra che la voglia di tagliare le spese si sia spinta troppo in là: l’unificazione delle Forze di Polizia non può essere decisa con un reality sulla Sicurezza! Questo il primo commento di uno sbalordito Franco Maccari, Segretario Generale del COISP, alla notizia, per ora riservata, di una sorta di “Isola dei Famosi” a cui dovrebbero partecipare i Capi delle cinque Forze di Polizia (forse estesa anche al Comandante in Capo dell’Esercito) e che vedrebbe il Presidente della Repubblica nel ruolo di giudice/arbitro. Dell’incredibile progetto si ha avuto informazione tramite una nota inviata dai consulenti incaricati della “produzione” e giunta erroneamente al COISP, in cui si indica che la sfida dovrebbe partire proprio domani, 1° Aprile, in coincidenza con la data della promulgazione della Legge 121/81.
“Ne resterà uno solo” lo slogan usato dal tagliatore di teste Cottarelli, che controfirma questo scellerato progetto, ritenuto necessario “per risolvere l’irrisolvibile problema di chi comanderà e chi dovrà ubbidire tra le Forze di Polizia”, dato che nessuno si prende la responsabilità politica di dare corso all’unificazione delle polizie ordinarie, come noi auspichiamo da tempo, ribadisce Maccari. Questa sfida tra i Capi delle Forze di Polizia, appare sin da subito impari ed il nostro Capo della Polizia avrà meno possibilità di vincere, per cui il COISP, posto fortuitamente a conoscenza di quanto sta per accadere, ha deciso di accompagnarlo con le sue famose sagome del poliziotto pugnalato alle spalle, con cui cercheremo di confondere il “nemico”.
Cinque sfidanti lasciati a sopravvivere su un’isola quasi deserta, dove potranno solo pescare pesce e nutrirsi di poco altro, potendo contare unicamente sulle proprie abilità: i militari sono avvantaggiati e non è corretto, commenta Maccari: “La Polizia non è l’esercito e la nostra formazione e preparazione sono di stare “tra la gente”, non di andare in guerra o pescare a mani nude!”.
Coisp
L’avvenire della Sicurezza del Paese e degli italiani non può essere decisa da un reality, il cui nome “in codice” Operazione V.I.S. – Vincitore Isola Sicurezza -, potrebbe diventare tristemente famoso tra qualche anno. Chiediamo al Presidente Napolitano, in qualità di giudice arbitro, che siano date uguali possibilità a tutti e cinque i partecipanti e che sia almeno distribuito un kit di sopravvivenza uguale per tutti, conclude Maccari.
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