Centro anti-violenza, arriva la proroga dell’accreditamento: tempo fino al 30 giugno per partecipare alla gestione dello sportello regionale per donne maltrattate.
Dopo la doccia fredda di ieri – il Comune di Torre del Greco (Na) aveva clamorosamente escluso le organizzazioni di volontariato dalla gestione del centro anti-violenza, in programma in città con un fondo regionale di 60mila euro – oggi il prefetto Manzo fa marcia indietro e concede altri 30 giorni di tempo. Una piccola vittoria per le organizzazioni di volontariato impegnate nel sociale che arriva dopo l’incontro di ieri pomeriggio a Palazzo Baronale tra il prefetto Pasquale Manzo, la consigliera regionale di Centro Democratico Anita Sala e l’ex consigliere comunale Domenico Maida. “Questa notizia ci ha colpiti come un fulmine a ciel sereno – spiega Maida – E’ assurdo escludere il volontariato dai servizi sociali. E allora chi si dovrebbe occupare di terzo settore, i privati? Ci impegneremo sul serio perchè lo sportello antiviolenza venga gestito a Torre del Greco, da chi fa volontariato sul campo per davvero, in modo trasparente e regolare”. “Sono anni che lavoriamo a questo progetto insieme alle realtà associative, tenerle fuori significa snaturare la mission del centro anti-violenza – commenta Sala – Porteremo la battaglia anche in Regione affinchè un tema così delicato venga gestito in maniera limpida”.
Arrabbiate le organizzazioni di volontariato. “Vorrei esprimere a nome di Cassiopea Rete Solidale Torrese tutto il mio stupore e il disappunto per come è stata gestita da parte dei dirigenti dell’Ufficio di piano del Comune di Torre del Greco la questione dello sportello antiviolenza a Torre del Greco – la reazione del presidente Salvatore Palomba – Il Comune ci aveva garantito che sarebbe stato pubblicato un avviso in base al quale le associazioni, comprese quelle di volontariato iscritte all’albo comunale, avrebbero potuto manifestare il proprio interesse a collaborare ad un servizio, appunto quello dello sportello antiviolenza, fondamentale per la città. Ora invece siamo esclusi. Il nostro malumore è dovuto inoltre al fatto che per oltre un anno abbiamo seguito, come rete del volontariato cittadino, i tavoli di concertazione a palazzo Baronale, durante i quali più di una volta siamo stati rassicurati sulla possibilità per le associazioni di beneficiare dei fondi destinati dalla Regione Campania all’ufficio di Piano Napoli 31 ma dei quali, ancora oggi a Torre del Greco, non si hanno notizie”.
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