San Giorgio a Cremano (Na). Dalla staffetta di scrittura di bambini sangiorgesi e libanesi nasce un volume che potrà essere scaricato dal sito www.cittabambini.it a partire da oggi. Il progetto, lanciato alcuni mesi fa in seguito ad un gemellaggio con tre città libanesi, è promosso dal Laboratorio Regionale Città dei Bambini e delle Bambine e dalla BIMED, Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo.
Si è trattato di una staffetta singolare, specialmente per la metodologia e per le energie messe in campo, a titolo gratuito e volontario, da parte di ragazzi e di adulti e che ha rappresentato una buona prassi di progettazione, finalizzata alla realizzazione di tasselli di un mosaico condiviso con altri e che certamente merita ulteriori sviluppi. Il racconto dal titolo ”Oltre il tramonto” é il frutto del lavoro congiunto di gruppi di ragazzi e ragazze che sono stati protagonisti del gemellaggio.
Entusiasta dell’iniziativa anche il primo cittadino sangiorgese, Mimmo Giorgiano che dichiara: ”Stiamo rendendo sempre di più San Giorgio una città a misura di bambino e siamo lieti che la nostra città venga presa come modello da comunità del Libano. E per noi motivo di orgoglio che l’esperienza di San Giorgio come Città dei Bambini possa travalicare i confini della Campania per diventare un modello esportabile fino all’altra sponda del Mediterraneo.”
“Mani diverse, lingue diverse, sensibilità, tradizioni e aspirazioni distinte. In questo lavoro durato sei mesi – dichiara il coordinatore del progetto, l’architetto Francesco Langella – il processo è stato più importante del risultato finale e si è sperimentato quello che viene spesso definito public learning ossia lapprendimento reciproco. Il racconto è stato pubblicato in italiano ed arabo al fine di favorire la presentazione nei due paesi del prodotto editoriale, agevolando così la cultura delluno dimpreziosirsi della cultura dellaltro e di svelare la differenza e la somiglianza dei propri destini, per stabilire linterazione con il mondo altrui, demolendo il muro dellincomprensione linguistica che ci impedisce di guardare al di là dellapparenza e degli stereotipi.”
Quest’iniziativa nasce dalla condivisione da parte di alcune città e dei loro amministratori della speranza di rendere le rispettive realtà urbane luoghi più attenti alle esigenze delle cittadinanze, partendo dal presupposto che una città in grado di recepire e di concretizzare le idee e proposte dei più giovani sia anche una città in cui i diritti e le aspirazioni di tutti i cittadini ad un legittimo benessere siano riconosciuti. Il gemellaggio tra città che vogliono essere amiche dei bambini ha dunque identificato alcune concrete ipotesi di collaborazione, tra cui la scrittura congiunta di un racconto creativo, iniziativa messa in campo da BIMED, di cui i Comuni coinvolti nello scambio sono membri. Questo format sperimentato e apprezzato da scuole e istituzioni a livello nazionale ha voluto questanno mettersi ulteriormente in gioco, proponendo l’operazione di un racconto scritto non solo a più mani, ma da mani diverse, lontane tra loro migliaia di chilometri.
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