Per il secondo anno consecutivo, in occasione di Art Night Venezia 2014, il prossimo 21 giugno, il Comune di Venezia propone “Arte in comune”, la realizzazione di una serie di eventi, grazie alla collaborazione congiunta di Fondazione Bevilacqua La Masa e Fondazione Musei Civici di Venezia. In particolare, Bevilacqua La Masa, assecondando la propria vocazione di istituzione volta alla promozione e al sostegno dei giovani artisti, intende coinvolgere gli artisti in residenza presso i propri Atelier, come avvenuto per l’edizione 2013.
A differenza dell’anno scorso, però, verranno coinvolti tutti i dodici assegnatari degli studi della Fondazione Bevilacqua La Masa, che si confronteranno con tre sedi espositive della Fondazione Musei Civici di Venezia: Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento veneziano, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna e il Museo di Storia Naturale, che resteranno aperte – in via del tutto eccezionale – oltre il loro consueto orario di chiusura per celebrare al meglio la notte veneziana dell’arte, proponendo a loro volta itinerari guidati e altre attività.
Nel Salone da Ballo del museo di Ca’ Rezzonico – che osserverà un’apertura straordinaria dalle 19 alle 23 – Marko Bjelancevic chiederà le impronte digitali ai visitatori che quella notte entreranno al Museo: l’archivio di impronte che sarà raccolto in un paio d’ore sarà occasione per l’artista di riflettere e far riflettere sul delicato tema dei diritti sulla privacy e del furto d’identità. La corte centrale del Palazzo si trasformerà poi in una quinta di teatro, grazie all’installazione Machina del tuono del collettivo Gli Impresari (Edoardo Aruta, Marco Di Giuseppe, Rosario Sorbello), fedele riproduzione in lamine di ferro di un dispositivo tecnico di epoca barocca, realizzata in collaborazione con How we dwell (make your own residence).
Ribaltando il piano visivo dello spettatore, l’opera cercherà di svelare il meccanismo che si cela dietro ad un artificio così spettacolare come la riproduzione del tuono nel teatro antico. Ancora all’esterno del Palazzo, Samuele Cherubini presenterà il progetto Pimp my boat: un’installazione iconica dell’universo veneziano contemporaneo, in cui si confronteranno la figura tradizionale della gondola e il barchino a motore veneziano con il kayak turistico, simboli per l’artista dell’avvento della modernità a Venezia. Il risultato finale dell’operazione sarà un ibrido immaginario di imbarcazione veneziana, che l’artista trasporterà personalmente al Museo.
A corollario, recuperando dal passato il tradizionale uso del giardino come luogo di rappresentazione teatrale, Caterina Erica Shanta proietterà un video delle fotografie scattate precedentemente alle cornici del Museo. L’artista ha deciso, infatti, di “rimappare” gli ambienti interni, partendo dall’elemento della cornice non più come mera decorazione e accessorio, ma come entità identificativa e specifica delle sale stesse del Palazzo. La Sala del trono accoglierà invece il progetto di Eleonora Sovrani, che riprendendo il progetto di Google Art Project (una raccolta online di immagini di opere d’arte esposte nei più grandi musei del mondo, tra cui anche Ca’ Rezzonico e gli altri principali musei della Fondazione), offrirà al pubblico una caratteristica esplorazione delle gallerie con un metodo simile a “street view”. Il visitatore, come un moderno Mowgli del contemporaneo, avrà dunque la possibilità di esplorare una delle sale non ancora accessibili virtualmente, osservando lo spazio da un punto di vista del tutto particolare. In concomitanza con queste attività saranno inoltre presenti in museo gli studenti universitari impegnati nel progetto “Live on Art”, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e l’Università Ca’ Foscari, che medieranno il significato culturale delle proposte degli artisti della Fondazione Bevilacqua La Masa.
In museo si svolgeranno anche altre due iniziative: Ore 19 Performance musicale in collaborazione con Ca’ Foscari, Università Iuav – Corso di Laurea in Design della Moda e Arti Multimediali e i performers del gruppo Compact Improvisation di Venezia Ore 20.30 Itinerari guidati gratuiti alla mostra di recente apertura “Le porcellane di Marino Nani Mocenigo”, che presenta oltre trecento straordinari pezzi riferibili alle più importanti manifatture europee, condotti da Gabriele Paglia del Servizio Attività Educative – Muve. Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale di Arte Moderna Ca’ Pesaro, aperto anch’esso dalle 19 – 23, ospiterà in primo luogo il progetto ideato dal duo Giuseppe Abate e Paola Angelini. Abate, in particolare, avvierà un dialogo a più livelli con la celebre scultura Il pensatore di Auguste Rodin, ripopolando lo spazio di figure animali e non, e lavorando sul tema del viaggio senza destinazione.
Paola Angelini, nel contempo, stupirà lo spettatore con un ragionato accostamento dei suoi lavori pittorici alle opere permanenti della collezione. Nelle sale del Museo prenderà vita anche Still Lifes, un progetto a cura di Jacopo Trabona che contempla l’installazione di cinque sculture create con resti di frutta masticata e sacchetti di carta, che simboleggiano, nella loro stessa condizione organica di estrema precarietà, la transitorietà e finitezza intrinseca alle cose segnate dallo scorrere del tempo, a confronto con l’eterea atemporalità delle opere d’arte presenti in collezione.
Graziano Meneghin, dal canto suo, presenterà Morire a Venezia, ancora (13 azioni), in cui diverse professionalità verranno chiamate a “riempire narrativamente il vuoto letterario” lasciato ne La morte a Venezia di Thomas Mann. Nel romanzo, il protagonista, Gustav von Aschenbach, in un viaggio solitario a Venezia, subisce una profonda crisi in seguito all’incontro di un giovane dalla disarmante bellezza al limite della kalokagathìa (l’ideale di perfezione umana secondo i Greci antichi). In un happening unico, ogni performer darà vita alla propria “variazione sul tema” (poi integrata in una riedizione del testo), dando luogo a una biblioteca potenzialmente infinita di ipotesi narrative a rappresentazione dell’enorme labirinto visivo e mentale che è oggi Venezia. Pamela Breda inviterà, invece, un performer di strada che imiti Charlie Chaplin, offrendo uno spunto di riflessione sul sottile confine tra il ruolo di artista e attore, e sulla separazione fra arti visive e arti performative, arte ufficiale e arte vernacolare. Chiude il cerchio Saverio Bonato, con la sua performance Turn on the light, in cui un venditore ambulante lancerà consecutivamente un centinaio di elicotterini luminosi al centro della corte di Ca’ Pesaro. Le luci blu, una volta a terra, assumeranno un carattere installativo permanente, provocando uno sguardo nuovo sulla figura odierna dell’ambulante, in tensione tra il mondo turistico e quello artistico. Anche a Ca’ Pesaro saranno presenti gli studenti universitari impegnati con “Live on Art” per mediare il significato culturale delle proposte degli artisti. Alle ore 20 e 21.30 sono inoltre previste itinerari guidati gratuiti alla mostra “Da Rauchenberg a Jeff Koons. Lo sguardo di Ileana Sonnabend” – che presenta, al secondo piano del museo, una settantina di straordinari capolavori di grandi protagonisti dell’arte del ‘900 – condotte da Giulia Cosolini e Roberta Bernasconi, del Servizio Attività Educative – Muve. Museo di Storia Naturale Il Museo di Storia Naturale, che resterà aperto dalle 18.30 alle 22, ospiterà infine il progetto di Fabio Roncato: una videoinstallazione della Nebulosa del Granchio, ottenuta attraverso un collegamento internet a un osservatorio remoto in Australia. Il lavoro, proiettato nella “Sala della Spedizione Scientifica Ligabue” (quella dove è esposto il celebre dinosauro), intende avviare una sorta di dialogo tra il sito museale e l’universo circostante: in particolare, rappresentando quel che resta di una Supernova esplosa con molta probabilità nel 1054, viene restituita all’osservatore la magnificenza di un corpo celeste che muore, alludendo inoltre al tempo delle prime forme di vita nell’Universo.
Nel giardino del museo, il collettivo artistico Anemoi (Daniela Da Silva Ferreira, Laura Di Nicolantonio, Maria Elena Fantoni e Nataša Vasiljević) rievocherà il gioco popolare dell’Albero della Cuccagna, in cui bambini di tutte le età saranno invitati a sfilare oggetti-premio agganciati a cordicelle poste ad altezza differente. I nastri che verranno utilizzati, sfilati dalla ruota in cima all’albero, serviranno poi a riproporre il tradizionale girotondo all’ora del tramonto. Partendo dalla percezione di un’immagine che comunemente è data da una visione binoculare, Fabrizio Perghem propone poi per la serata un’esperienza di “ecolocalizzazione”. Lo spettatore, completamente immerso nel buio, potrà vivere di persona cosa significhi percepire la realtà fisica circostante attraverso l’udito, grazie all’intervento in loco di alcuni performer che indagheranno lo spazio e la presenza di forme grazie allo schiocco della loro lingua sul palato. Sarà inoltre possibile per il pubblico visitare, presso la Galleria dei Cetacei, al piano terra del museo, la suggestiva mostra Cham – Le danze rituali del Tibet, che, attraverso una straordinaria raccolta di immagini, indaga gli aspetti più affascinanti e meno conosciuti della cultura tibetana e delle sue usanze.
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