“The power of Creation”: Dom Pérignon stringe un accordo con la Fondazione dei Musei Civici di Venezia


Dom Pérignon, il più celebre degli Champagne, e la Fondazione dei Musei Civici di Venezia, hanno siglato un accordo di collaborazione che porta in laguna “The Power of Creation”, il progetto di restauro di due sale espositive di Ca’ Pesaro, il grandioso Palazzo di Venezia, sede della Galleria Internazionale d’Arte Moderna. Al termine dei lavori le sale, che si trovano al secondo piano di Ca’ Pesaro – da tempo chiuse e attualmente destinate a magazzino – ospiteranno un circuito di mostre di artisti italiani e internazionali, ma anche opere provenienti dalle collezioni del museo.

Ca’ Pesaro, capolavoro dell’architettura civile barocca veneziana, sorge nella secondaCMS DP metà del XVII secolo per volontà della nobile e ricchissima famiglia Pesaro, su progetto del massimo architetto dell’epoca, Baldassare Longhena, cui si devono anche la Chiesa della Salute e Ca’ Rezzonico. L’opera di realizzazione del palazzo giunge a termine nel 1710 grazie a Gian Antonio Gaspari, rispettando sostanzialmente il progetto originario. Sontuoso e imponente, ma armonico e organico nella struttura, il palazzo è arricchito costantemente, già durante i lunghi anni della costruzione, da un importante apparato ornamentale degli interni. Di esso, Ca’ Pesaro conserva ancora oggi alcuni decori a fresco e a olio dei soffitti, dovuti ad artisti come Bambini, Pittoni, Crosato, Trevisani, Brusaferro.

Dopo i Pesaro, la dimora passa ai Gradenigo, poi ai Padri armeni Mechitaristi. Acquistata infine dalla famiglia Bevilacqua, Ca’ Pesaro diviene di proprietà della duchessa Felicita Bevilacqua La Masa. È lei a destinare il palazzo all’arte moderna, donandolo a questo scopo al Comune di Venezia nel 1899, che lo designerà a sede permanente della Galleria Internazionale d’Arte Moderna, avviata sin dal 1897 a Venezia in concomitanza con la seconda edizione della Biennale, aprendolo poi al pubblico nel 1902. Dal 1908 al 1924, secondo le indicazioni del lascito, Ca’ Pesaro ospitò le storiche Mostre Bevilacqua La Masa che, in vivace contrapposizione alle Biennali di Venezia, favorirono una giovane generazione di artisti che non trovavano rilievo all’interno della kermesse, tra cui Boccioni, Casorati, Gino Rossi e Arturo Martini. Recentemente, dopo un radicale intervento di restauro che ha interessato il museo, conclusosi nel 2002, la decima sala del percorso museale al primo piano – e per questo denominata “Sala 10” – veniva dedicata a mostre dossier riservate ad aspetti poco noti della collezione permanente o a progetti espositivi di artisti del territorio, presenze contemporanee, riscoperte e inediti.

In seguito al restyling del layout espositivo che ha interessato la sede lo scorso anno, a cura di Gabriella Belli, con il progetto espositivo di Daniela Ferretti, sono stati individuati nuovi spazi più adeguati allo “spirito” della “Sala 10”, identificati in due sale al secondo piano del Palazzo. Da tempo chiuse al pubblico e destinate a deposito, le sale troveranno ora nuova “luce” grazie a un intervento di ristrutturazione che si realizzerà grazie alla collaborazione con Dom Pérignon, a cui resteranno intitolate, così da essere nuovamente utilizzate per ospitare mostre di giovani artisti. Quello tra Dom Pérignon e Ca’ Pesaro – Fondazione Musei Civici di Venezia rappresenta dunque un incontro tra due mondi caratterizzati da una fede assoluta nel potere della creazione. Nasce da qui infatti “The Power of Creation”, un progetto di Ri-Creazione coerente con i principali valori guida che distinguono Dom Pérignon: il reinventarsi ogni volta senza mai perdere il proprio heritage, la contrapposizione organica di opposti, il paradosso, la creatività nella sua quintessenza.

“The Power of Creation” rappresenta un tangibile collegamento creativo tra antico, il restauro delle sale del Palazzo, e contemporaneo, l’esposizione di mostre di giovani artisti all’interno dello spazio rimesso a nuovo. Il termine dei lavori è previsto per la metà di ottobre 2014. Per l’occasione, il 16 ottobre, la riapertura delle sale di Cà Pesaro sarà celebrata con una mostra d’arte e un’esposizione fotografica che ripercorrerà le principali tappe della rinascita degli spazi. Marco Ravasi, Brand Director Dom Pérignon Italia, afferma: “Siamo onorati di avere intrapreso con la Fondazione dei Musei Civici di Venezia un percorso di collaborazione di ampio respiro: la rinascita della sala 10 di Cà Pesaro incarna perfettamente l’essenza di “The Power of Creation” e apre orizzonti di interazione ampi e sinergici con la nostra brand identity”.

Walter Hartsarich, Presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, di cui Ca’ Pesaro è una delle sedi museali, aggiunge: “Questa importante partnership permette un ulteriore ampliamento degli spazi espositivi di Ca’ Pesaro e una nuova prestigiosa collaborazione tra il mondo pubblico e un’azienda privata di spessore internazionale che andrà a beneficio di tutta la città di Venezia”. Dom Pérignon “The Power of Creation”. Il potere della creazione è un sesto senso: l’istinto di un veggente, l’intuizione di un esploratore, il sogno di un artista. Trascende il savoir-faire, violando le regole, rivelando altri mondi e dando vita ad attrazioni sconosciute.

Tutti i grandi creatori hanno la capacità di rimescolare le carte di realtà e fantasia, alla scoperta di sensazioni, emozioni, sogni, immagini e oggetti straordinari. In qualità di dispensiere dell’Abbazia di Hautvillers, Dom Pierre Pérignon ha dedicato la propria vita a una strenua ricerca. Questo è ciò che distingue i veri innovatori. L’obiettivo di questo creatore infaticabile era quello di realizzare “il miglior vino del mondo”. Oggi, ogni nuova vendemmia di Dom Pérignon è ispirata dalla medesima ricerca, rappresenta un nuovo inizio, una reinvenzione della propria essenza. Una missione che trova un’espressione tangibile in “The Power of Creation”, un progetto che vede Dom Pérignon al fianco di creatori internazionali, i quali ne hanno interpretato la visione attraverso il proprio estro creativo e talento artistico. Il primo è stato David Lynch, a seguire Lang Lang, Adam Désplat e Bob Wilson, insieme per una performance inedita. E ancora Jeff Koons. Oggi “The Power of Creation” di Dom Pérignon e Cà Pesaro vuole essere un tributo al dono dell’arte e al suo meraviglioso potere che va al di là dello scorrere del tempo.

Moët Hennessy. Moët Hennessy è il leader mondiale nel settore dei vini ed alcolici di lusso con una presenza capillare in oltre 140 Paesi. Può vantare un portafoglio di marchi senza eguali, rappresentato dalla presenza degli Champagne più famosi e celebrati al mondo come Moët & Chandon, Veuve Clicquot, Ruinart, Dom Pérignon e Krug, in compagnia di Hennessy, il leader incontestato del marchio del Cognac nonché icona di raffinatezza e lusso, e di alcuni dei più conosciuti luxury spirits internazionali, quali i Single Malt Whisky Glenmorangie ed Ardbeg e la Vodka Belvedere. Moët Hennessy è parte del Gruppo LVMH, leader mondiale nel Lusso, con un portafoglio unico composto da più di cinquanta marchi prestigiosi (www.lvmh.com). Moët Hennessy Italia è distributore dei marchi del gruppo Moët Hennessy nell’intero territorio nazionale. Moët Hennessy Italia, via Tonale 26, 20125 Milano. Tel. 02 671 4111 Fondazione Musei Civici di Venezia. Istituita nel 2008 dal Consiglio Comunale al fine di valorizzare l’immenso patrimonio culturale e artistico dei Musei Civici Veneziani, la Fondazione Musei Civici di Venezia gestisce e promuove uno dei più importanti sistemi museali d’Europa. Attualmente il Presidente è Walter Hartsarich mentre la Direzione è affidata a Gabriella Belli. Il sistema dei Musei Civici di Venezia è un insieme organico di sedi e collezioni di enorme valore artistico e storico. Grande macchina di elaborazione e produzione culturale, conta su un’altissima frequenza di pubblico a livello internazionale, richiamato dalle collezioni permanenti e dalle esposizioni temporanee. Comprende 11 musei con le loro ricchissime collezioni (da Palazzo Ducale al Museo Correr, dalla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’Pesaro a Palazzo Fortuny, dal Museo del Vetro di Murano al Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano), 5 biblioteche specialistiche, l’archivio fotografico, un attrezzato deposito esterno che presto sarà anche laboratorio di restauro (Vega Stock).

Una realtà innovativa nel panorama dei Beni Culturali in Italia e,anche in cifre, un sistema di straordinaria rilevanza: 10 secoli di architetture e decorazioni; 500.000 opere d’arte nelle collezioni; 2.000.000 di reperti naturalistici; 250.000 volumi conservati nelle biblioteche; 500.000 pezzi nelle collezioni numismatiche; 40.000 mq di spazi espositivi visitabili; 1 portale e 11 siti internet; 750.000 utenti individuali dei siti internet nel 2013 ; 56.000 schede nel catalogo informatizzato delle collezioni; 500 addetti circa a servizio del sistema museale gestito dalla Fondazione; 2.300.000 l’affluenza dei visitatori nelle 11 sedi del sistema nel 2013.

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