Anniversario del G8 di Genova, il Coisp presente


“E’ alle porte, ormai, l’anniversario tra i più dibattuti della storia recente d’Italia, quello durante il quale purtroppo si lascia sempre e quasi solo suonare un’unica campana, quella solita, i cui rintocchi si odono esclusivamente quando a sbagliare, anche solo apparentemente, sono gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine. Quell’ipocrita campana che ancora non trova dopo tanti anni il coraggio di riconoscere gli errori di tanti giunti a Genova, in quel drammatico 2001, per combattere contro le Istituzioni, identificate in tutti quelli che portavano una divisa, alle quali si pensò di voler dare una sonora lezione mettendo a ferro e fuoco un’intera città e ingaggiando un braccio di ferro con i Tutori della sicurezza, soggetti a degli ordini, e presenti a quel delicatissimo appuntamento perché spediti lì a svolgere un servizio in un ‘contesto rovente e ad altissima tensione’, non certo perché non avessero di meglio da fare o perché avessero in programma di dare un senso alla propria estate inveendo contro persone sconosciute. Un anniversario rispetto al quale si assapora ancora l’amaro, e si prova ancora dolore, particolarmente acuito dal fatto che nessuno trova mai il coraggio il modo o la volontà di far suonare l’altra campana, quella delle migliaia di uomini e donne in divisa stravolti dalla fatica, dallo stress, dalla paura, dall’ansia, mandati in strada a gestire un ‘ignoto’ che per loro equivaleva maneggiare una tonnellata di tritolo, sporchi, laceri, stanchi, intossicati, esausti, esasperati. Ecco perché noi ci saremo, come sempre, dando corpo a ciò che pensano non solo tante migliaia di Poliziotti, che c’erano e che non c’erano tredici anni fa, ma anche la maggior parte degli italiani, tutti quelli che non si radunano a Genova ogni anno per rinnovare, nei fatti, l’odio contro le regole, contro le Istituzioni, contro la Polizia di Stato simboleggiati da quelle aggressioni che devastarono la città”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, annuncia così la consueta attività che il Sindacato Indipendente di Polizia organizza ogni anno nel capoluogo ligure in occasione dell’anniversario della tre giorni del G8 del 2001, caratterizzata dai gravissimi fatti di cronaca passati ormai alla storia del Paese. “Anche quest’anno sapremo dare il nostro messaggio – aggiunge Maccari – che al momento si sintetizza perfettamente nella caparbia volontà di fare di tutto perché buon senso, difesa della legalità, e rispetto dell’Ordinamento prevalgano, con la rimozione di un monumento dedicato ad una persona deceduta violando la legge. Il cippo in onore di Carlo Giuliani, morto nel mezzo di un’aggressione violentissima ai Tutori della Sicurezza, rappresenta per noi un’offesa intollerabile alle leggi scritte e non scritte di un’intera Nazione, ma soprattutto uno sputo di vetriolo misto a uno schizzo di fango sulle divise di tutti i valorosi Appartenenti alle Forze dell’Ordine morti mentre rendevano il proprio servizio a quella Nazione ed ai suoi cittadini. Tutto questo – sottolinea il Segretario del Coisp – non ha nulla a che fare con la persona che è morta quel giorno, con la sua età o con la sua appartenenza a un movimento, né con i suoi familiari o con i suoi amici. Non ha niente a che fare con la politica o con le ‘barricate’ che qualche furbetto pensa di poter alzare tra Forze dell’Ordine e cittadini, tentando di manovrare biecamente i sentimenti della gente. Tutto questo è un fatto di principio puro e semplice: non si può in alcun modo elevare una persona a soggetto di pubblica attenzione e onorabile memoria solo perché era giovane ed ha perso la vita, tralasciando che l’ha persa mentre violava le leggi dello Stato con precisa volontà e intenzione. E’ concettualmente vergognoso e non c’è giustificazione o spiegazione che tenga. Non esiste alcuna contrapposizione né alcuna guerra – come qualche irresponsabile esaltato ha osato dire – tra le Forze dell’Ordine e i cittadini. Da una parte c’è chi rispetta gli altri, rispetta le leggi, rispetta la vita, rispetta la pace, e chi giura di dedicare l’esistenza al servizio di tutto questo (con ogni mezzo, anche con l’arma d’ordinanza se serve a difendere se stessi e gli altri da chi rappresenta un pericolo); e dall’altra c’è chi pensa di potersi imporre con la violenza fatta di bastoni, catene, fionde, bombe, e quant’altro, chi le leggi le calpesta perché non gli riconosce alcun valore, chi la vita propria e degli altri la mette a repentaglio per un corteo, chi passa direttamente alle vie di fatto perché convinto che chi strilla di più ha più ragione, chi giura eterno odio verso gli sbirri che arrivano sempre a guastare la festa”.

“Ovviamente – spiega ancora il Segretario del Coisp – abbiamo ripreso e rilanciato la petizione avviata lo scorso anno per chiedere la rimozione del monumento in granito posizionato in piazza Alimonda in onore di Carlo Giuliani (che si può firmare su http://www.avaaz.org/it/petition/RIMUOVERE_il_monumento_dedicato_a_Genova_a_ Carlo_Giuliani_Considerato_un_eroe_per_aver_commesso_fatti_gravissimi/), che ha già raccolto migliaia di adesioni. Ma non finisce qui… Il tutto – conclude Maccari – in attesa degli importanti eventi cui daremo vita dal prossimo anno e fino al 2020, data fino alla quale abbiamo chiesto la disponibilità di piazza Alimonda, fino ad oggi sempre negataci perché, ci è stato sempre risposto, per i giorni dell’anniversario del G8 qualcuno si era mosso prima. Ebbene, per il 2015 ed i cinque anni successivi noi ci siamo mossi con un anticipo tale che, dal prossimo anno, in quella piazza potrà finalmente suonare l’altra campana”.

Coisp

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