“Per la prima volta una misura pensata per il settore agricolo viene allargata alle 25.000 piccole imprese italiane della panificazione, e di questo siamo grati al ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina e all’onorevole Antonio Misiani”. Lo ha detto il presidente della Federazione italiana panificatori (Fippa), Roberto Capello, che ha commentato l’ordine del giorno – presentato qualche giorno fa da Misiani (Pd) e accolto dal Governo – contenuto nel cosiddetto Decreto Competitività (Dl 91/2014), convertito ora in legge dal Senato.
Il Governo ha infatti accolto l’ordine del giorno che lo impegna ad estendere a tutte le aziende agroalimentari comprese le imprese di panificazione, intese quali aziende che producono e/o commercializzano pane e prodotti da forno, quanto previsto dall’articolo 1, comma 3 del decreto legge, che prevede che: “Per le violazioni alle norme in materia agroalimentare, per le quali è prevista l’applicazione della sola sanzione amministrativa pecuniaria, l’organo di controllo incaricato, nel caso in cui accerta per la prima volta l’esistenza di violazioni sanabili, diffida l’interessato ad adempiere alle prescrizioni violate entro il termine di venti giorni dalla data di ricezione dell’atto di diffida e ad elidere le conseguenze dannose o pericolose dell’illecito amministrativo. Per violazioni sanabili si intendono errori e omissioni formali che comportano una mera operazione di regolarizzazione ovvero violazioni le cui conseguenze dannose o pericolose sono eliminabili”.
Le nuove disposizioni in materia di diffida rappresentano uno strumento utile di semplificazione, al fine di migliorare i rapporti tra le imprese e le amministrazioni deputate al controllo. A questo importante risultato, favorevole a tutte le piccole aziende agroalimentari incluse le aziende di panificazione, si è pervenuti a seguito di un’opera di sensibilizzazione posta in essere dagli uffici federali della Federazione Nazionale Panificatori Pasticceri Affini (Fippa) e grazie all’impegno sia dell’On. Antonio Misiani che dello stesso Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina e dell’Ufficio legislativo di detto ministero, che si sono dimostrati particolarmente sensibili ed attenti alle necessità del comparto della panificazione artigianale italiana, comparto con un “valore unico” nei confronti del cittadino consumatore al quale offre quotidianamente una “panediversità” che non ha eguali in nessun’altra nazione europea.
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