“Sappiamo bene che non è molto di moda dire tutta la verità in tema di immigrazione, o quantomeno trattare la questione con obiettività in tutte le sue implicazioni, ma non è giusto insistere ad occuparsi dell’argomento sempre e solo in un senso. Non è giusto, non è rispettoso e non è corretto per tutte le persone che vivono sulla propria pelle le conseguenze più negative di un fenomeno ormai da tempo fuori controllo, prime fra tutti quelle che indossano una divisa e che oltre a subire ripercussioni pesanti occupandosi in prima persona di immigrazione e di immigrati, subiscono anche non solo l’indifferenza di Istituzioni che gli chiedono di accollarsi rischi e fatiche fuori ogni misura senza le garanzie, i mezzi e i compensi adeguati, ma persino l’arroganza e la prepotenza di molti immigrati ogni giorno più sfrontati e più agguerriti contro chi rappresenta l’Ordine pubblico”.
E’ questo il commento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a quanto avvenuto a Torino e riportato da un quotidiano on line con un filmato, girato in piena notte, nel quale si vedono auto e sagome di Agenti della Polizia Municipale in una situazione di grande confusione, mentre vengono sfidati da un folto gruppo di immigrati che non risparmia loro sputi e invettive, alzando sempre più il tono, tanto da indurre qualcuno dei presenti a suggerire con ansia e insistenza di chiamare rinforzi.
“Sfortunatamente – afferma ancora Maccari – episodi del genere sono all’ordine del giorno e della notte, e si sommano a molti altri di maggiore violenza e pericolosità, che gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine affrontano andando incontro a rischi sempre crescenti, perché, è del tutto inutile negarlo, per molti immigrati l’arroganza e l’uso della violenza in svariate forme, anche subdole, sono la norma, come può ben raccontare ad esempio qualunque collega che abbia dovuto eseguire il rimpatrio di clandestini recalcitranti. Ma anche chi si trova regolarmente in Italia non risparmia, spesso e volentieri, aggressività e rifiuto delle regole e delle convenzioni del nostro Paese, con atteggiamenti che, alla fine, sono sempre e comunque le Forze dell’Ordine a dover affrontare. Donne e uomini che, assieme ai loro bravi 1.400 euro al mese (a fronte degli oltre 2.000 euro che costa ogni mese accogliere ciascun immigrato, come riportato di recente dalla stampa nazionale) portano a casa, nella migliore delle ipotesi, anche sputi, botte, bottigliate ed altre aggressioni di vario genere che nessun altro accetterebbe mai, mentre di quanto subiscono non potranno mai avere ragione o risarcimento”.
Coisp
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