Al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi
Napoli, 12 Settembre 2014
Mi chiamo Gianluca Attanasio, sono un ragazzo di Napoli che vive da piccolo una disabilità motoria, più volte Campione Italiano di Nuoto Paralimpico, nel 2008 ho vinto due Titoli Assoluti, nei 50 e 100 Stile Libero, un Bronzo nei 400 Stile ed un Record Italiano in Vasca Corta segnato al Trofeo delle Società a Roma. Sempre nel 2008 la mia prima presenza in Nazionale al Famoso Trofeo dei Sette Colli di Roma, li aprivamo le gare dei Big Mondiali Rosolino, Magnini, Pellegrini, Sullivan, Bernard Francesco Vespe Andrea Rolla e tanti altri. Nel 2009 ho vinto un Bronzo nei 400 Stile due volte Campione Italiano nei 400 Stile Libero, raggiungimento dei Tempi Limite per la qualificazione ai Mondiali del 2010 in Olanda nella 5km in acque libere cat.S09.
Il mio impegno va al di là dello sport, nel 2008 sono stato indicato dalla Curia di Napoli, nella persona di Sua Eminenza il Cardinale Crescenzio Sepe quale esempio di rettitudine morale ed esempio sportivo per tanti giovani, sempre nel 2008, come Atleta non partecipante alle Olimpiadi di Pechino ho avuto l’onore di essere inviato presso i Giardini del Quirinale alla Cerimonia della Consegna della Bandiera agli Olimpionici, proprio per il mio impegno civico a favore di chi non ha più la forza di lottare. L’invito al Quirinale si è ripetuto nel 2012 per la medesima manifestazione per meriti culturali in occasione della presentazione del mio libro “Olimpiadi Quotidiane”; negli ultimi due anni sono stato chiamato a rivestire il ruolo di Professore d’eccezione in alcune lezioni presso una importante Università Napoletana “Suor Orsola Benincasa” per la prima volta un Disabile sale in cattedra per discutere di integrazione, diritti e sport.
La mia lettera è per tutti coloro che vorrebbero esprimere il loro parere, le loro paure: in Italia sono circa 5 milioni i disabili che insieme alle loro famiglie vivono il dramma di una vita segnata dalla malattia.
A seguito di una sentenza della Corte di Cassazione nr.21271/2009 ( in mancanza di una Legge ) ha stabilito che le persone disabili che utilizzano il Contrassegno H emesso ai sensi del DPR 503/96 art.12, devono pagare la sosta sulle strisce blu. Questa sentenza ci riporta indietro di circa 12 anni, difatti, nel 1998. Io, impegnato nel sociale, lottai affinché il Ministero dei Lavori Pubblici emettesse un parere che rendesse gratis la sosta alle persone disabili, questo avvenne con un parere vincolante il nr. 447 del 02/10/98 in cui stabiliva che le persone disabili avessero trovato un posto H occupato avevano diritto ad occuparne uno a pagamento senza pagare, successivamente sarebbe seguito un disciplinare e una Legge per darne seguito effettivo.
Successivamente a questa sentenza, nessuno si è preoccupato di emettere una Legge che andasse incontro alle esigenze delle persone disabili che per soddisfare la loro autonomia, sono costretti ad usare l’auto, che ai fini di Legge è riconosciuta a pieno come ausilio protesico indispensabile indipendentemente dalla patente che si consegua, la ragione è agevolare la mobilità e la socializzazione di coloro che hanno una deambulazione sensibilmente ridotta.
Tale legge risultava indispensabile per mettere fine alla enorme confusione che ogni Comune ha portato avanti sino ad oggi e quello che sta accadendo dopo l’emissione di questa sentenza, difatti, ogni Sindaco si sente in dovere di sostituirsi allo Stato, emettendo i provvedimenti più coloriti, dal far pagare il parcheggio, sino all’emissione di un Contrassegno H di colore diverso a secondo della patologia… quest’ultima allucinante, considerato che il DPR 503/96 art. 12 da una chiara definizione di chi ha diritto allo stato autorizzativo, seguendo anche quelli che sono gli indirizzi europei recepiti da tutti i Paesi Comunitari, quindi, immagini un po’ che marasma, e come al solito a pagarne le conseguenze saranno sempre le persone che già soffrono una malattia.
La richiesta di pagamento di una somma per parcheggiare per le persone disabili, oltre che rappresentare una vergogna, va contro i principi morali di uno Stato moderno ed efficiente e con una storia di grande solidarietà come l’Italia, rappresenta anche una violazione di una serie di norme a partire dalla Legge 104/92 ed altre che indirizzano alla rimozione di tutti quegli impedimenti architettonici e culturali che rendono difficile la vita delle persone disabili, in questo caso, l’essere obbligati a pagare una somma per poter circolare con l’unico mezzo che gli consente di compiere degli spostamenti rappresenta una vera e propria barriera architettonica voluta dai Comuni, perché chi non avrà i soldi, o chi non riterrà giusto pagare per vivere una vita sociale sarà obbligato a restare a casa, oltremodo sarà esposto ad avere multe su multe che mai potrà pagare con le dovute conseguenze.
La mia incredibile iniziativa che va avanti da innumerevoli anni e che mi ha visto impegnato verso tutti i partiti politici, ha riscontrato l’interesse dell’Ex Presidente della Camera, dell’Ex Sottosegretario alle Presidenza del Consiglio Gianni Letta, dell’Ex Ministro dei Trasporti Ronchi, e del Presidente della Repubblica, tutti, indistintamente hanno elogiato la mia iniziativa, convenendo sul fatto che l’auto è un Ausilio Indispensabile, qualcuno lo ha definito un Ausilio Medico, tutti hanno manifestato la volontà di porre rimedio a questa cosa ma ad oggi nessuno è riuscito a risolvere in via definitiva questo problema.
Dopo tutta questa iniziativa che dura da anni, negli ultimi anni pare ci sia stata una modifica al Codice della Strada, lasciando ai Sindaci di decidere se consentire o meno la sosta gratuita ai Disabili, quindi inutile dire che i Sindaci hanno deciso di far cassa, anche per l’incapacità di contrastare gli illeciti sui contrassegni H e l’utilizzo improprio da parte di parenti e amici che spesso utilizzano questi talloncini per assicurarsi una sosta gratuita e comoda.
Ma non è tutto, ancora in alcuni Comuni d’Italia i Sindaci che scelgono di far pagare la sosta ai Disabili si nascondono dietro la scusa dell’esistenza della Sentenza della Corte di Cassazione nr.21271/2009, ampiamente superata con l’introduzione delle modifiche al Codice della Strada.
Presidente, c’è bisogno ora di un suo intervento, che metta fine a questa storia, sono certo che Lei risolverà il problema in modo serio, in questo caso, basterebbe un semplice Decreto Legge che riporterebbe, nelle milioni di famiglie italiane serenità per tutti coloro che soffrono e che vivono con i loro cari una malattia invalidante e che hanno diritto a vivere in un Paese Accessibile con regole uguali in ogni Comune d’Italia.
Le Strisce Blu sono nate per disincentivare il trasporto privato a favore di quello Pubblico, cosa giustissima, ma i disabili motori hanno bisogno dell’auto per vivere il territorio, andare ad un cinema, fare la spesa, uscire di casa, il pagamento di un corrispettivo è una barriera seria specie se perpetrata sulle strade Pubbliche, inoltre per rendere accessibili le Città o renderle strutturalmente idonee ai disabili ci vorrebbero 400 anni se tutto va bene, oggi, Bus, Metro, marciapiedi, strade, sosta selvaggia, lunghi percorsi con salite e discese sono un incubo per coloro che hanno problemi motori, sia che siano su una sedia che vivano problemi articolari o neuro muscolari come me che sono protesizzato ed ho difficoltà a fare tratti a piedi correre dietro ai mezzi pubblici inaccessibili.
Bracciata dopo bracciata in questi anni ho percorso in acqua decine di migliaia di chilometri, mi sono guadagnato una piccola fama che oggi mi da la possibilità di portare voce di chi non ha voce, ho intrapreso una strada difficile e ricca di impegno, che mi porta fuori dalle vasche, in mezzo alla gente.
Caro Presidente Renzi, insieme ad una legge che consenta la Sosta Gratis ai Disabili VERI (Sentenza della Corte Costituzionale nr.328/2000) ci sarebbe bisogno di un pacchetto completo che renda la vita impossibile a coloro che abusano del diritto di chi soffre una disabilità, consentendo solo ed unicamente al Disabile a bordo del mezzo di usufruire di tale agevolazione, in caso di abusi si potrebbero prevedere sanzioni pesanti che mettano al sicuro dalle truffe gli stessi Comuni e gli stessi Disabili che meritano rispetto e certezza del diritto.
Se Lei riterrà opportuno, intervenire su questo problema di interesse nazionale sarò lieto di essere al Suo fianco, sarebbe la prima volta in assoluto che un Presidente del Consiglio decide di dare voce ad un Disabile modificando una Legge giusta per tanti.
Sono certo che Lei darà in tempi ragionevoli seguito a questa lettera.
Aggiungo che sarei Felicissimo di poterla incontrare personalmente, per esprimerle di persona quelli che sono i sentimenti globali di cui mi sono fatto carico.
Gianluca Attanasio
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