RESTAURATA LA CHIESETTA DEL DOGE A PALAZZO DUCALE


È giunto a compimento il restauro conservativo della Chiesetta e dell’Antichiesetta del Doge a Palazzo Ducale, luoghi suggestivi e dal notevolissimo pregio sia per la qualità artistica e architettonica dei loro ambienti – restituiti dopo molti anni al loro originale splendore decorativo – sia per il grande interesse storico legato agli aspetti della devozione e della vita privata della massima autorità della Serenissima.

Il recupero è stato reso possibile grazie alla sinergia tra le istituzioni che a vario titolo Chiesetta_Altareoperano nell’impegnativa attività di valorizzazione di Palazzo Ducale, in particolare: la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed etnoantropologico  e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, il Comune di Venezia e la Fondazione Musei Civici di Venezia.

L’intervento, riguardante il restauro dei fastosi apparati decorativi ad affresco della Chiesetta e dell’Antichiesetta, opera di Jacopo Guarana e di Girolamo e Agostino Mengozzi Colonna, è stato realizzato dall’Istituto Veneto per i Beni Culturali, che lo ha inserito nel contesto dei propri corsi di formazione e, per le parti lignee, dal Centro Lombardo di Formazione Professionale “G. Terragni” di Meda.

Il finanziamento messo a disposizione dal Comitato Italiano nell’ambito del programma congiunto UNESCO – Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia, tramite la generosità della Maison Cartier, ha inoltre permesso negli ultimi due anni di completare l’intera operazione con il consolidamento e la pulitura dell’imponente scultura in marmo della Madonna con Bambino di Jacopo Sansovino inserita nell’altare di Vincenzo Scamozzi.

Questo contributo ha permesso anche la realizzazione dell’impianto di illuminazione dei sontuosi ambienti.

I lavori si sono svolti sotto la direzione dell’Ufficio Tecnico della Fondazione Musei Civici di Venezia e l’alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna.

Il pregio artistico di tali opere e la qualità decorativa ed architettonica degli ambienti, ora perfettamente recuperati, permetterà di fare di questi spazi, -attualmente non inclusi nell’abituale percorso museale – il fulcro di un nuovo colto e affascinante itinerario storico-artistico del Palazzo che partirà nei primi mesi del prossimo anno, aggiungendosi alla già straordinaria proposta culturale della Fondazione Musei Civici di Venezia.

Con l’occasione è stato pubblicato un volume (Antiga edizioni – Crocetta del Montello, Treviso 2014) a cura di Camillo Tonini, con saggi di Daniela Andreozzi, Annalisa Bristot, Alberto Craievich, Paolo Delorenzi, Lorenzo Lazzarini, Camillo Tonini.

 

 

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