“Non c’è più una sola manifestazione di piazza che non rappresenti un vero e proprio covo dove puntualmente si annidano violenti che scendono in strada con il solo intento di attentare alle regole del vivere civile ed ovviamente alla vita degli Appartenenti alle Forze dell’Ordine che le difendono. L’ennesimo scempio di Bagnoli, con tanti feriti fra i colleghi mandati al solito patibolo che ormai sono i servizi d’ordine, è solo l’ultima inutile conferma di quanto certe severe disposizioni servano per tutelare i malcapitati Agenti destinati a fronteggiare i soliti delinquenti, altro che avallare certi vergognosi comportamenti criminali con il solito sciatto atteggiamento che tutto giustifica e tutto consente. Qui è della nostra salute che si sta parlando, e sinceramente non è più possibile pretendere che ci facciamo massacrare in silenzio”.
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta così i gravi incidente verificatisi oggi a Bagnoli in occasione della manifestazione di protesta contro lo “Sblocca Italia”, da cui circa venti fra Poliziotti e Carabinieri sono usciti feriti, dopo l’aggressione di alcuni contestatori che hanno provato a forzare il cordone di sicurezza ed hanno lanciato anche bombe carta all’indirizzo degli Operatori in divisa.
“Il riferimento – aggiunge Maccari – all’indispensabile rispetto dei diritti fondamentali, primo tra tutti la sacralità della persona, di cui abbiamo letto ieri su alcuni organi di informazione che parlavano della bozza sulle nuove indicazioni operative stilate dal Dipartimento per gli Agenti quasi come si trattasse di un monito per i Poliziotti torturatori, torna più attuale che mai oggi che la realtà ha dimostrato, ancora una volta, chi ha davvero bisogno di tenere a mente la parola rispetto. Rispetto per uomini in divisa che in strada svolgono solo il proprio lavoro, rispetto per la legge e per le Istituzioni da cui essa promana, rispetto per le città sempre più martoriate dalla brutalità di certi ‘legittimi’ contestatori. A dover ricordare quando non addirittura imparare a rispettare i diritti fondamentali, primo tra tutti la sacralità della persona, sono i vigliacchi picchiatori che puntualmente ci troviamo di fronte in mezzo alla strada, e che oggi erano a Bagnoli. Ma non si venga a parlare di necessità di avere rispetto a noi, che per difendere la sicurezza di tutti andiamo in strada a fare da bersaglio a certi delinquenti per quattro spiccioli e poi finiamo pure alla sbarra di squallidi processi mediatici”.
Coisp
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