Il 24 gennaio, nel giorno in cui la Chiesa celebra San Francesco di Sales (1567-1622), il patrono dei giornalisti, presso l’auditorium della Curia di Napoli, in Largo Donnaregina, l’Ordine dei Giornalisti della Campania ha svolto uno degli incontri formativi che per legge i giornalisti in attività, professionisti e pubblicisti, iscritti all’Albo da più di tre anni, devono seguire per il raggiungimento di 60 crediti nel triennio 2014-2016.
All’appuntamento partenopeo aperto dal saluto di Giuseppe Blasi presidente regionale della Campania dell’UCSI, Unione Cattolica Stampa Italiana, vi erano il Presidente dell’O.d.G. Campania, Ottavio Lucarelli ed i relatori, Professore Avv. Salvatore Sica, docente universitario, sul tema “Informazione e diritto della persona” e Don Tonino Palmese, referente campano di Libera e direttore dell’Ufficio Giustizia e Pace della Diocesi di Napoli, trattante “La comunicazione di Papa Francesco”. Il saluto finale è stato portato personalmente alla folta platea di giornalisti campani da S. E. Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli.
Il Presidente Ottavio Lucarelli ha sottolineato la gratuità dei corsi offerti dall’Ordine dei Giornalisti e la grande partecipazione riscontrata ad ogni appuntamento formativo. Il professore Sica nella disamina dell’articolato panorama evolutivo del mondo dell’informazione, dalla carta stampata alla dimensione internettiana, ha fortemente sottolineato la costante necessità a rispettare i tre requisiti della liceità della notizia: verità, utilità sociale e forma civile dell’espressione. Don Tonino Palmese da “non esegeta del pensiero di Papa Francesco” ne ha sottolineato il discorso, modesto “che veicola cose più grandi di come le si dice”, narrativo “come il Vangelo” e di trasformazione “che influisce sulla realtà”, nell’attesa di poter vedere “questa persona che passa” durante la sua visita a Napoli programmata per il prossimo 21 marzo.
S. E. il Cardinale Crescenzio Sepe ha affermato che “la comunicazione è realtà fondante, senza di essa l’uomo sarebbe un’isola e la famiglia è il grembo dove si impara a comunicare ed a crescere in responsabilità. La comunicazione tra figli e genitori crea la trasmissione della fede. Una famiglia comunica i valori fra cui il primo è l’amore. Noi siamo fatti a somiglianza di Dio noi comunichiamo la verità”. Soffermandosi poi sull’attività giornalistica si è rivolto ai presenti dicendo “voi siete dei sacerdoti, il vostro compito è talmente alto che è sacro. Voi siete dei missionari perché la dimensione etica è fondamentale per la professione giornalistica. Voi siete formatori di un modo di pensare e di agire. Sentite la bellezza, la fierezza della vostra identità giornalistica, della vostra identità cristiana! Si può e si deve essere buoni giornalisti, si può e si deve essere buoni cristiani”. Il cardinale Sepe si è accomiatato infine con il familiare saluto “A’ Maronna ‘nceaccumpagna”.
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