Il Coisp a sostegno dei Carabinieri indagati per omicidio


“Come un incubo da cui non riusciamo a svegliarci ecco che ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di Appartenenti alle Forze dell’Ordine crocifissi per aver fatto il proprio dovere rischiando la vita. Intervenire a seguito della commissione di un reato, rischiare di essere travolti da criminali in fuga e poi vedere persino la propria vita comunque rovinata da un’accusa orrenda e odiosa perché chi ha cercato di ucciderti resta egli stesso vittima del suo comportamento criminale è qualcosa che va ben al di là delle consuete difficoltà e dei soliti maltrattamenti cui siamo purtroppo avvezzi. E’ una vera e propria offesa all’eroica dedizione con cui, per pochi spiccioli, ancora qualcuno mette la propria esistenza al servizio degli altri, scegliendo di fronteggiare le terribili insidie di territori sempre più ostaggio dell’illegalità diffusa, e conducendo oltre tutto una lotta impari, con mezzi e risorse completamente insufficienti. Oggi la nostra totale, assoluta e incondizionata solidarietà e vicinanza vanno ai Carabinieri rimasti coinvolti nei drammatici fatti di Ostra Vetere, consci come siamo della sofferenza reale e profonda che può causare anche il solo sospetto di aver agito in malafede, oltre ovviamente a tutte le gravissime conseguenze che ciò implicherà per loro sul piano pratico, esistenziale, economico e quant’altro, solo per aver tenuto fede ai compiti che si è chiamati a svolgere quando si indossa la divisa”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, interviene così per manifestare la piena solidarietà del Sindacato Indipendente di Polizia ai due Carabinieri che sono rimasti coinvolti nell’inseguimento seguito al colpo messo a segno a Castelleone di Suasa, quando alcuni malviventi a bordo di un Suv, intercettati poco dopo dai militari a Ostra Vetere, hanno tentato di travolgerli per poi darsi alla fuga. Un colpo partito da una delle armi di ordinanza ha a quel punto raggiunto uno dei fuggiaschi, in seguito abbandonato dai complici che sono scappati a piedi, e infine deceduto. Due carabinieri a causa di ciò sono stati indagati per omicidio volontario.

“Siamo certi che per questi Militari tutto sarà chiarito in sede giudiziaria, ma sappiamo che nel loro animo rimarrà una cicatrice incancellabile. Lascia sempre basiti sapere che qualcuno possa arrivare a pensare che i Tutori dell’Ordine si divertano a fare il tiro al bersaglio – incalza Maccari -. E’ terribilmente desolante che chi si prodiga in condizioni estreme e a dir poco difficoltose per difendere 365 giorni all’anno il diritto degli altri a vivere la propria vita, in libertà e in sicurezza, specialmente in zone dove non si sopisce mai l’appello disperato di cittadini e amministratori a star loro vicini per le continue violenze e prepotenze che sono costretti a subire, debba poi venir messo alla gogna alla stregua dei brutali assassini che stanno decisamente altrove. Ma di una cosa siamo convinti: certi pensieri possono venire solo a chi non si è trovato a rischiare la vita in mezzo a una strada buia, o a chi vuole consapevolmente accanirsi contro chi porta il gravoso peso di vestire la divisa”.

Coisp

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