“Schedature da dittatura? Oltraggio agli ultras? Ma quando mai… Quando si devono affrontare eventi rischiosi sotto il profilo della sicurezza, specialmente quelli che nascono sotto gli auspici terribili come la partita di ritorno di Europa League in Olanda o si fissano e si seguono regole ferree oppure si annulla tutto, non si lascia che le cose precipitino salvo poi fare il piagnisteo e prendersela con i ‘cretini’ delle Forze dell’Ordine che non sono riusciti ad evitare il peggio. In questo gli olandesi ci hanno dato un ottimo esempio di come dovrebbero andare le cose… Tanto che non sarebbe male se il Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia olandese venissero a fare un po’ di scuola ai loro omologhi italiani”!
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta così quanto avvenuto in Olanda dove, in occasione della partita di ritorno di Europa League, Feyenoord-Roma, e specialmente a causa di quanto avvenuto nel match precedente che ha visto la capitale devastata dai tifosi olandesi, la Polizia ha usato quello che è stato definito “il pugno duro” per prevenire incidenti e ritorsioni. Imponenti le misure stabilite per evitare a monte che si creassero circostanze pericolose nei confronti sia dei tifosi organizzati della Roma arrivati a Rotterdam sia verso gli hooligan di casa. Diciassette gli olandesi arrestati dalla Polizia di Rotterdam, un romanista in manette, 83 i giallorossi sottoposti a fermo. E poi schedature e perquisizioni, che hanno consentito alla Polizia olandese di rinvenire e sequestrare dentro ad alcuni pullman mazze, bastoni, tirapugni e altri oggetti atti ad offendere che appartenevano alle frange più estreme degli ultrà giallorossi. Non è mancata, ovviamente, l’ondata di polemiche degli ultras di casa nostra che hanno denunciato di aver subito un “trattamento violento e incivile” soprattutto in occasione delle “schedature”.
“Ma non ci aspettavamo nulla di meno – commenta Maccari -. E’ la solita tiritera ignobile: se controlli perché controlli, se non controlli perché non controlli… se previeni perché previeni, se non previeni perché non previeni… Se sei severo sei un violento e calpesti il diritto di andarsene in giro con mazze e bastoni, se non sei severo sei un buono a nulla che lascia che avvengano gli incidenti pur se conosci la pericolosità di una partita di calcio… Che sciagura fare ordine pubblico!”.
“O meglio – conclude il Segretario Generale del Coisp -, che sciagura farlo in Italia! Altrove, lo abbiamo visto bene, non hai bisogno di difenderti se sei chiamato a difendere gli altri. Non hai bisogno di scusarti se blindi una città quando sai che gli incidenti avverranno senza dubbio; non hai bisogno di giustificarti se i soliti delinquenti che si scatenano in queste occasioni li devi neutralizzare prima che sia troppo tardi. Altrove chi sta al Vertice degli Apparati di sicurezza non va per il sottile, se si pretende che la Polizia faccia il proprio dovere lo fa secondo le regole che è necessario seguire e senza il timore di doversi inchinare ai club, alle tifoserie, o a chicchessìa. Altrove i Poliziotti possono concentrarsi su come devono difendere gli altri cittadini perché a difendere loro c’è chi ci pensa…e, guarda tu, si tratta proprio di chi è deputato a farlo. Incredibile!”
Coisp
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