“Siamo particolarmente soddisfatti, per la decisione della Commissione nazionale italiana dell’Organizzazione Unesco, che ha candidato ufficialmente il prodotto simbolo del made in Italy come patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, che porterà, dopo la consegna del Dossier il 30 marzo,presso la commissione di Parigi, alla richiesta di riconoscimento per la Pizza Napoletana e le sue metodiche di produzione, patrimonio dell’umanità.”
Cosi è intervenuto il Rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura già Presidente del Comitato di Promozione, Valorizzazione e Tutela della Pizza Napoletana, Rosario Lopa, a margine della decisione della Commissione Italiana Unesco. Dopo il marchio comunitario STG (specialità tradizione garantita) la nuova iniziativa Unesco rappresenterebbe un’ulteriore riconoscimento alla tradizione gastronomica partenopea, ma è necessario,ha ribadito Lopa, un’alleanza e sinergia tra gli attori principali del sistema Pizza Napoletana (che manca) con le associazioni,il sistema camerale e le istituzioni. La Pizza Napoletana deve prima essere patrimonio di tutti i napoletani e non di pochi.
“Per queste motivazioni, ho richiesto –ha concluso Lopa – agli organismi competenti, di coinvolgere tutte le realtà che lavorano intorno al fenomeno pizza, per raggiungere questo nuovo ed importante traguardo, sia economico che sociale, senza nessuna esclusione, per non cadere in facili e sterili strumentalizzazioni di pochi.”
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