Il Circolo Rari Nantes compie 110 anni di sport, campioni, medaglie olimpiche e scudetti: celebra la sua storia e al tempo stesso inaugura nuovo look e progetti.
“L’elegante chalet”, fondato nel 1905 sulla scogliera di Santa Lucia, ha una veste tutta nuova: i colori biancocelesti indossati negli anni dai campioni hanno ispirato il restyling dei saloni e del ristorante. L’atmosfera evoca le belle case di una volta con i tessuti di Livio de Simone, mobili e credenze vintage, poltroncine e divani. Sui tavoli rivivono piatti recuperati in piccoli negozi pieni di storie, vecchi bicchieri di cristallo e di vetro lavorati per ricordare la consistenza delle cose di un tempo.
La cucina si rinnova con la consulenza dello chef Alfonso Montefusco: mediterranea, tradizionale nei profumi, semplice e schietta nei sapori, ma con quel twist che le conferisce originalità e carattere.
La terrazza pied dans l’eau, la stessa che negli anni ha visto passare personaggi come Fārūq I d’Egitto e Vittorio De Sica, resta il fiore all’occhiello, luogo di incontro, sport e bien vivre: yoga, canoe, pesca sportiva, sci nautico e wake-board compongono l’offerta sportiva insieme alla pallanuoto che resta il vanto del circolo. E poi, da metà maggio, “Un tramonto…per aperitivo” e cucina a “bordo mare”, Dj set e concerti per pianoforte.
<Vogliamo ricreare la vivacità di una terrazza che per anni ha fatto incontrare, innamorare, star bene>, dichiarano le artefici di questo nuovo corso del Rari Nantes Napoli, quattro donne ed amiche partenopee Antonella Di Pietro, Esmeralda Vetromile, Paola Schiavi Tessitore e Antonella Izzo.
Il Rari Nantes diventa un club per tutti, un’evasione possibile dal caos metropolitano: dalla prima colazione al mattino alla cena; pausa ideale per un caffè o un light lunch, una centrifuga in terrazza o drink dopo cena.
LA STORIA. Era il febbraio del 1905 e sugli scogli, tra via Partenope e via Nazario Sauro, nasceva il circolo sportivo che avrebbe regalato a Napoli il suo primo scudetto in una disciplina di squadra. All’epoca era poco più che una baracca di legno con «quatto stanze arrepezzate, nu bigliardo e nu salotto, ciento socie sfrantummate, vinte scoglie e ‘o mare ‘a sotto». I sei amici fondatori si definivano«sei cape pazze»: erano Cesare Cancelli, Gennaro Cangiullo, Ferdinando Olia, Carlo Cunimberti, Remo Bozza ed Ector Bayon. Luigi Salsi fu il primo presidente.
Nel 1927 il Circolo fu ribattezzato Rari Nantes Napoli e divenne il punto di riferimento in città per gli sport acquatici, il fiore all’occhiello fu da subito la pallanuoto. Con i colori biancocelesti e l’arrivo del pallanuotista ungherese, Bandy Zolyomy, la squadra vinse ben 5 scudetti: 1939, 1941, 1942, 1949, 1950. Giovani e aitanti, i ragazzi della Rari Nantes erano virtuosi d’acqua e campioni impareggiabili come Pasquale Buonocore, Emilio Bulgarelli, Gildo Arena, che concorsero alla vittoria della nazionale italiana ai Giochi olimpici del 1948 a Londra. Completavano la squadra, il primo “Settebello” della storia, Giovanni de Silva, Enrico Fortunati, Mimì Grimaldi e lo stesso Zolyomy, giocatore e allenatore. Insieme alla Pallanuoto, gli altri sport in cui la Rari Nantes eccelleva erano Nuoto e Tuffi: furono 50 i titoli italiani di nuoto e 20 i titoli nazionali di tuffi. Il nuotatore più sensazionale della Rari fu Carlo Pedersoli, il Luciano che sarebbe diventato sullo schermo Bud Spencer. Il primo tuffatore mitico fu Ciccio Ferraris, selezionato per l’Olimpiade del 1936 a Berlino.
La terrazza del Circolo a pelo d’acqua e i salotti furono a lungo il palcoscenico di serate mondanee incontri memorabili: negli anni Cinquanta Fārūq I d’Egitto, che a Napoli trascorse parte del suo esilio, giocava qui le sue partite di poker, e anche il regista Vittorio De Sica.
Due mareggiate nel 1966 e nel 1977 distrussero la sede del Circolo disperdendo trofei e preziosi ricordi.
Borgo Marinari,1
081 7646584
#rarinatesnapoli
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