“Si moltiplicano, giorno dopo giorno, le notizie di una realtà che sarebbe tragicomica se non fosse solo ed unicamente drammatica ed offensiva della dignità e del rispetto dovuto, innanzitutto, ad un popolo come quello italiano che sta facendo sacrifici immani per fronteggiare un’emergenza gestita con un’approssimazione vergognosa, ma anche agli Operatori delle Forze di Polizia che per un trattamento vergognoso svolgono con gli immigrati un lavoro titanico e vengono anche aggrediti. Clandestini respinti dall’Italia che scappano gettando nel caos un aeroporto, presunti profughi che chiedono asilo per essere fuggiti dalla sventura e poi spendono nelle sale gioco, immigrati che vengono ad aggredirci direttamente negli uffici dei Commissariati. Questo è quanto. Questa è l’Italia che sparla di sicurezza e poi non sa che pesci prendere di fronte a un fenomeno per fronteggiare il quale non abbiamo i numeri, non abbiamo i mezzi, non abbiamo più le forze, non c’è, evidentemente, la necessaria competenza”.
Dopo l’ultimo allarme di ieri, seguito a gravi fatti di cronaca legati all’immigrazione clandestina avvenuti a Nord come al Sud del Paese, oggi Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, torna di nuovo a denunciare le immense lacune nella gestione del sistema commentando altre notizie tutte riguardanti il medesimo argomento. Intanto, quella che a Roma tre algerini sottoposti a provvedimento di respingimento dall’Italia sono fuggiti la scorsa notte da un aereo in partenza da Fiumicino e diretto ad Istanbul, forzando il portellone di emergenza mentre il velivolo era in movimento. L’aereo – hanno informato i media – si stava dirigendo verso la pista di decollo quando i tre algerini a bordo, aprendo il portellone di sicurezza hanno fatto scattare l’apertura degli scivoli di emergenza attraverso i quali sono riusciti a fuggire. Il comandante ha così bloccato subito il velivolo e sul posto sono intervenute immediatamente alcune pattuglie della Polizia di frontiera. Praticamente inutile il tentativo di riacciuffare i tre fuggiaschi di cui si sono perse le tracce. Non meno eclatante, poi, la notizia giunta dal Cremonese dove servizi di stampa riferiscono di una realtà, invero già molto diffusa, che vede moltissimi richiedenti asilo spendere nelle sale gioco i soldi messi loro a disposizione dallo Stato. Una prassi che può definirsi ormai consolidata, e particolarmente diffusa in particolare tra i migranti più giovani. La terza ma altrettanto allarmante notizia giunge da Ivrea, dove due profughi di 25 anni, ospiti di una struttura di accoglienza, sono stati arrestati ieri pomeriggio dagli Agenti del commissariato eporediese per aver aggredito tre poliziotti all’interno degli uffici dopo essersi presentati chiedendo documenti che, in realtà, solo la Prefettura di Torino può concedere loro. Secondo gli accertamenti della Polizia, i due profughi sarebbero già noti alle Forze dell’Ordine della zona per essersi resi protagonisti, nelle scorse settimane, di intemperanze all’interno ed all’esterno del centro che li ospita. Ieri, dopo che gli Agenti li hanno invitati a lasciare gli uffici, hanno dato in escandescenza, urlando e insultando i Poliziotti, due dei quali sono rimasti contusi.
“Non riusciamo proprio a capire – aggiunge Maccari – cosa di peggio debba succedere perché sia chiaro a tutti che sul fronte delle problematiche legate all’immigrazione clandestina si vive sostanzialmente alla giornata, si fronteggiano quotidianamente rischi che solo per miracolo non stanno sfociando in tragedie, siamo esposti a pericoli rispetto ai quali non ci vengono garantiti neppure i mezzi minimi di tutela. E tutto questo in un contesto di finto buonismo in cui si ha paura di dire a chiare note che chi sbaglia, chi viola le regole, chi manca di rispetto e di onestà (piangendo miseria mentre viaggia in aereo!) merita severe censure, sia esso italiano, immigrato o fosse anche un marziano!”.
Coisp
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