IMMIGRAZIONE, A CAGLIARI VERGOGNOSA SOSPENSIONE DEL PRESIDENTE DELLA CRI SARDA


“Non abbiamo mai visto o registrato casi di cittadini poveri e sventurati che recatisi alla Caritas o nelle parrocchie per riceve un pasto caldo, l’abbiano scaraventato a terra ritenendolo non di loro gradimento. Non abbiamo mai visto un affamato, un vero affamato, gettare via il cibo.
Non abbiamo mai visto un disperato, un infreddolito, un impaurito rifiutare un letto e un tetto, al chiuso di una stanza dove, magari, più si è meglio è, così il senso dell’abbandono si assottiglia.
Eppure queste cose le abbiamo viste fare decine di volte, in questi mesi, a immigrati arrivati in Italia chiedendo ‘aiuto’ ma che poi hanno dato vita ad una protesta dopo l’altra, sputando in faccia a chi li ha accolti, per motivi il più delle volte sinceramente non proprio condivisibili, se si pensa a quanti italiani soffrono condizioni di abbandono, di povertà, di difficoltà, di carenze, di disperazione senza ottenere alcuna attenzione da Istituzioni che, però, fanno a gara per giustificare ogni intemperanza ed ogni violenza di gente cui è consentito fare di tutto sol perché proveniente dal Terzo Mondo. Siamo cresciuti e cresciamo i nostri figli – almeno alcuni di noi – tenendo presente che certe cose non te le regala nessuno e che è indispensabile il rispetto per quel che la Provvidenza ti offre o per quel che ti conquisti a fatica, eppure vediamo che agli immigrati è doveroso insegnare che si può arrivare qui e pretendere con arroganza, e gettare via ciò che non ti va, ed infrangere le leggi se vuoi attirare l’attenzione. Quel che ancora non avevamo visto in maniera così chiara è che la democrazia stenta a sopravvivere in un Paese dove, se hai il coraggio di dire come la pensi, vieni prontamente cacciato a pedate dal tuo ruolo. In Italia puoi dire come la pensi, anche spaccando tutto, solo se sei un immigrato che viene da luoghi di sofferenze… che non siano sofferenze italiane”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo l’incredibile vicenda che ha riguardato Francesco Gallistru, presidente del Comitato regionale della Croce rossa italiana della Sardegna, sospeso dal suo incarico perché, commentando un post della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che raccontava l’episodio di Eraclea, in Veneto, dove per protestare contro il cibo considerato “scadente” un gruppo di immigrati avevano buttato in strada i vassoi con le pietanze – fatto citato molto criticamente anche dal Coisp -, ha scritto: “Quando da piccolo protestavo per il cibo mia madre mi toglieva il piatto e restavo senza cena e lo stesso piatto me lo ritrovavo per il pasto successivo …uffi fossi nato extracomunitario avrei avuto il diritto di protestare”.

Gallistru è stato sospeso per 90 giorni, ed il presidente nazionale della Cri, Francesco Rocca, nel provvedimento ha tra l’altro motivato: “Gravissimo il contenuto nella misura in cui è stato pubblicato da un alto dirigente dell’Associazione che, con ironia fuori luogo, commenta la protesta di persone vulnerabili… le parole con lo specifico riferimento a soggetti extracomunitari assumono un valore discriminatorio nei confronti di persone vulnerabili…”.
“Restiamo basiti da tanta ipocrisia – aggiunge Maccari -, dalla solita carità pelosa e fasulla, dal consueto insopportabile mieloso permissivismo. Ma come? I principi educativi basilari valgono forse solo per gli italiani? Come a dire che i ‘cretini’ in divisa stanno ai cittadini italiani come i ‘cretini’ italiani stanno ai cittadini del resto del mondo!”.

Coisp

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