Immigrazione: Forze dell’Ordine vittime di violenza


“Immigrazione non vuol dire mancanza di sicurezza. Immigrazione non vuol dire aumento di determinati reati. Immigrazione non vuol dire pericolo per le Forze dell’Ordine né per i soggetti più indifesi. Tutte asserzioni che la cronaca quotidiana smentisce clamorosamente ed innegabilmente.

Purtroppo, invece, è palese che la maggior parte dei delitti di natura violenta che testimoniano il rifiuto netto delle nostre regole e leggi vengono commessi da immigrati, clandestini o meno, aspiranti profughi o meno, e che le Forze dell’Ordine sono le vittime designate di quella violenta.
E’ impossibile, ormai, aprire i giornali senza trovare la notizia di un collega finito in ospedale per mano di immigrati o di soggetti deboli ‘abusati’ dagli stessi protagonisti. Che siano in divisa o meno, in servizio o meno, impegnati in servizi connessi all’immigrazione o meno, gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine sono i bersagli prediletti in tutti i contesti possibili. Sarebbe ora di smettere di dire falsità e prendere invece più seri provvedimenti e più severe posizioni contro chi calpesta ignobilmente le nostre leggi ed Istituzioni e chi le rappresenta”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo una settimana costellata di fatti di cronaca gravissimi, che hanno avuto per protagonisti sempre immigrati. L’ultimo in ordine di tempo ieri a Roma, dove tre africani si sono ribellati ad un intervento della Polizia che aveva assistito alle loro attività di spaccio vicino alla stazione Termini aggredendoli pesantemente. Tre Agenti sono rimasti feriti ed uno ha dovuto subire l’intervento del chirurgo.
Sempre ieri, a Camposampiero, il Maresciallo dei Carabinieri Vice Comandante della Stazione di Noale è rimasto vittima della brutale aggressione di tre albanesi che lo hanno colpito talmente forte da procurargli la frattura dell’orbita oculare con ben 40 giorni di prognosi. Il militare, libero dal servizio ed in auto con moglie e figlia, era sceso dall’auto facendosi riconoscere dopo che gli stranieri gli avevano tagliato la strada ad uno stop costringendolo a frenare.
A Milano, poi, l’inaspettata evoluzione dell’inchiesta a carico di un rumeno, irregolare e pregiudicato, che ha aggredito con un martello di quelli usati sui treni per rompere i vetri in caso di pericolo una ragazza di 22 anni, per rapinarle 15 euro e cellulare, rompendole il cranio. Il pubblico ministero procedente, infatti, non ha contestato il tentato omicidio all’uomo, ma solo le lesioni e la rapina.
“Certo – sbotta Maccari – l’omicidio è bene contestarlo al Poliziotto che nella sparatoria avvenuta nella notte fra mercoledì e giovedì fra Pavia e Milano con dei fuggiaschi ha risposto al fuoco colpendone uno! Si trattava di un marocchino con precedenti per furto e occupazione di edifici, e con diversi alias, ed è appena il caso di far notare che fuggiva a bordo di una Bmw!
Certamente anche lui un POVERO immigrato… Tutte sciocchezze. I poveretti siamo noi che giornalmente abbiamo a che fare con persone che dimostrano purtroppo sempre di più di avere nel proprio Dna il rifiuto delle regole, dell’autorità, della stessa civiltà”.

Coisp

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