Teatro di San Carlo, torna in scena Fedora


Martedì 3 maggio 2016 ore 20.30, per 5 repliche fino a mercoledì 11 maggio, torna in scena al Teatro di San Carlo, Fedora di Umberto Giordano (1867 – 1948) settimo titolo della stagione 20XV – XXVI The Golden Stage, assente dalle scene del Massimo napoletano da 27 anni.

Melodramma in tre atti su libretto Arturo Colautti, dal dramma omonimo di Victorien Sardou, Fedora avrà per questo allestimento la voce di di una stella del panorama musicale italiano e internazionale: Fiorenza Cedolins, di nuovo al San Carlo dopo il successo di Tosca dello scorso luglio, che debutta nel ruolo.

La regia è di Lamberto Puggelli, qui riperesa da Salvo Piro, firma scene e costumi Luisa Spinatelli. L’allestimento è del Teatro Regio di Torino, indelebile nella memoria collettiva per essere stato lo sfondo di interpretazioni passate alla storia (Plácido Domingo, José Carreras, Mirella Freni per citarne solo alcuni).

Sul podio alla guida di Orchestra e Coro del San Carlo si alterneranno il maestro Asher Fisch (3, 5, 7 e 8 maggio) e Maurizio Agostini (10 e 11 naggio). Ad interpretare la principessa Fedora Romazoff anche Elena Rossi (7 e 10 maggio), in alternanza a Fiorenza Cedolins nelle altre 4 recite, Giuseppe Filianoti e Gustavo Porta vestiranno i panni del conte Loris Ipanov, a Barbara Bargnesi e Anna Corvino è affidato il ruolo di Olga Sukarev; torna al San Carlo anche Roberto de Candia, applauditissimo in Falstaff lo scorso marzo, questa volta impegnato nel ruolo di De Siriex (che nelle recite del 7 e 8 maggio avrà la voce di Sergio Vitale).

Completano il cast Francesca Russo Ermolli (Dimitri, ragazzo / Un piccolo savoiardo), Cristiano Olivieri (Desiré, domestico del conte) Gianluca Sorrentino (Il barone Rouvel) John Paul Huckle (Cirillo, cocchiere / Boroff, medico) Daniele Piscopo (Grech).

Umberto Giordano (1867 – 1948) vide per la prima volta la Fedoradi Victorien Sardou proprio a Napoli, al Teatro Bellini, nel 1889, e restò ammaliato sia dal soggetto che dalla interpretazione dell’attrice principale, Sarah Bernhardt, per la quale Sardou aveva cesellato il ruolo della protagonista. Un episodio destinato a ripetersi anche per Tosca di Puccini.

Giordano chiese immediatamente a Sardou di poter musicare Fedora, ma questi acconsentì solo quando Andrea Chénier sancì il consenso del pubblico e il successo per il compositore, nel 1896.

Vero romanzo giallo di ambientazione borghese portato in scena, Fedora è generalmente inserita nel repertorio verista, non solo per il periodo in cui fu composta, ma anche per la continuità narrativa, per il superamento cioè di strutture chiuse in favore di un nuovo stile di canto più aperto ed espressivo.

Fedora dunque, su libretto di Arturo Colautti, debuttò al Teatro alla Scala di Milano il 17 novembre 1898, con lo stesso autore sul podio, un giovane Enrico Caruso nella parte di Loris e l’affermata Gemma Bellincioni nei panni della protagonista. Un grande successo che sarà poi ripetuto a Vienna (sotto la bacchetta di Gustav Mahler) e a Parigi nel Teatro di Sarah Bernhardt.

Il debutto sancarliano è del 1901, nel cast figuravano Angelica Pandolfini, Fernando De Lucia, Rina Giachetti, Edoardo Camera, sul podio Di Leopoldo Mugnone. L’attuale è la diciottesima produzione ad andare in scena sul palcoscenico del San Carlo.

Nel corso degli anni a vestire i panni della sfortunata principessa Romazoff sul palco del Massimo napoletano saranno stelle come Gemma Bellincioni (1902), Renata Tebaldi (1961), Magda Oliviero (1965). L’ultima rappresentazione di Fedora al San Carlo è avvenuta invece nel 1989, firmava regia e costumi Attilio Colonnello.

APPUNTAMENTO FUORI PROGRAMMA

Teatro di San Carlo

Mercoledì 27 aprile 2016, ore 18.30

Simona Marchini racconta Fedora

Amante da sempre dell’opera lirica, Simona Marchini, con la sua verve, la raffinata ironia, la straordinaria abilità di comunicare e capacità di coinvolgere gli spettatori, racconterà, in un appuntamento davvero unico, la trama di Fedora, le passioni, gli intrighi, gli aspetti polizieschi, i tradimenti, i coups de théâtre di una trama che si snoda tra San Pietroburgo, Parigi e l’Oberland Bernese in Svizzera.

L’incontro sarà preceduto da una presentazione a cura di Antonella Rizzo e da un intervento musicale a cura dei ragazzi coinvolti nel progetto Alternanza Scuola Lavoro.

Biglietto intero euro 10; under 30, euro 5.

FEDORA

Musica di Umberto Giordano

Libretto di Arturo Colautti

Direttore | Asher Fisch (3, 5, 7 e 8 maggio) / Maurizio Agostini (10 e 11 maggio)

Regia | Lamberto Puggelli (ripresa da Salvo Piro)

Scene e Costumi | Luisa Spinatelli

Interpreti

La principessa Fedora Romazoff, Fiorenza Cedolins (3, 5, 8 e 11 maggio) / Elena Rossi

Il conte Loris Ipanov, Giuseppe Filianoti /Gustavo Porta (7 e 10 maggio)

La contessa Olga Sukarev, Barbara Bargnesi (3, 5, 8 e 11 maggio) / Anna Corvino

De Siriex, diplomatico francese, Roberto de Candia (3, 5, 8 e 11 maggio) /Sergio Vitale

Dimitri, ragazzo / Un piccolo savoiardo, Francesca Russo Ermolli

Desiré, domestico del conte, Cristiano Olivieri

Il barone Rouvel, Gianluca Sorrentino

Cirillo, cocchiere / Boroff, medico, John Paul Huckle

Grech, ufficiale di polizia/ Daniele piscopo

Allestimento del Teatro Regio di Torino

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

Teatro di San Carlo

Martedì 3 maggio 2016 ore 20.30 (Turno A)

Giovedì 5 maggio 2016 ore 18.00 (Turno B)

Sabato 7 maggio 2016 ore 19.00 (Turno M Opera)

Domenica 8 maggio 2016 ore 17.00 (Turno F)

Martedì 10 maggio 2016 ore 20.00 (Turno M Opera)

Mercoledì 11 maggio 2016 ore 20.00 (Turno C / D)

 

Prevenzione Cardiologica al Teatro di San Carlo

in occasione di Fedora e delle Giornate Europee dello Scompenso Cardiaco,

nasce l’iniziativa Salus in Musica

Teatro di San Carlo, foyer

Martedì 3 maggio e sabato 7 maggio 2016

Un’ora prima dell’inizio di Fedora di Umberto Giordano

Un nuovo progetto che lega il Teatro di San Carlo e l’Università degli Studi di Napoli Federico II, per volere del Teatro di San Carlo, da sempre molto vicino e sensibile ai temi della prevenzione.

Questa volta si tratta della Prevenzione Cardiologica in Italia, in occasione delle Giornate Europee dello Scompenso Cardiaco, promosse dalla Società Europea di Cardiologia e dalla Heart Failure Association (HFA) dell’ESC: attività e incontri con il patrocinio del Ministero della Salute, per migliorare prevenzione e diagnosi di questa patologia, che è la prima causa di ricoveri ospedalieri per gli over 65: Salus in Musica perché la musica è a tutti gli effetti un ausilio prezioso per prevenzione e cura, un balsamo che allevia e accompagna chi è affetto da diverse patologie.

“La musica influisce sul battito cardiaco, sulla pressione sanguigna, sulla respirazione, sullo stress, e quindi aiuta a prevenire, ma anche ad affrontare con più positività e motivazione, malattie come lo scompenso cardiaco”, afferma il Professore Trimarco, Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, dell’Università Federico II di Napoli.

“Il Teatro di San Carlo e la prevenzione medica” afferma Rosanna Purchia, Sovrintendente del Teatro di San Carlo “l’iniziativa è nata grazie ad un rapporto, costante ed intenso, consolidatosi nel tempo, tra Teatro e Accademia, tra il San Carlo e, in questo caso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, in un percorso che è frutto di una progettualità e di una creatività, che investono iniziative e dipartimenti diversi, a seconda delle occasioni fornite dai titoli in cartellone, da momenti di confronto e approfondimento, come ad esempio è avvenuto per le celebrazioni shakespeariane e lo sarà nuovamente per ricordare Carlo III di Borbone il prossimo novembre, o ancora è avvenuto lo  scorso autunno, in una giornata di studi consacrata al grande Eduardo. Tante le facoltà coinvolte!

La medicina e la prevenzione, anche se non appartengono alla sfera di discipline umanistiche, sono più che mai idonee ad incontrare il Teatro e il nostro San Carlo, per il ruolo principe che la musica ha sempre ricoperto in alcune prassi terapeutiche: la musica come sollievo non solo della mente, ma anche del corpo, lo affermavano già gli antichi Greci, come scopriamo grazie ad Esiodo, agli albori della letteratura greca, e a distanza di qualche secolo nei trattati di medicina di Ippocrate.

Aprire le porte alla prevenzione cardiologica, salus in musica, perché la musica aiuta il cuore, non solo perché sede eletta delle nostre emozioni ma come primo mobile del nostro organismo.”

L’Università Federico II ed il Teatro di San Carlo invitano gli spettatori di Fedora – Martedì 3 maggio 2016 ore 20.30 e Sabato 7 maggio 2016 ore 19.00, a recarsi allo stand informativo nel foyer del Teatro di San Carlo, a partire da un’ora prima dello spettacolo (3 maggio dalle 19.30 alle 20.30, 7 Maggio dalle 18.00 alle 19.00): in occasione di due recite, il Personale Medico ed Infermieristico della Cardiologia dell’AOU Federico II di Napoli, diretto dal Professore Bruno Trimarco, sarà disponibile a dare informazioni sulla prevenzione, sulla diagnosi e sulla cura dello Scompenso Cardiaco.

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