Prosegue la stagione concertistica 2016 dell’Arena Flegrea di Fuorigrotta (Na). Dopo le esibizioni di Jack Savoretti, Diana Krall e il duo Pat Metheny e Ron Carter, a calcare il palco sono stati tre esponenti illustri della musica italiana in concerto: Sergio Cammariere, Gino Paoli e Danilo Rea.
Ad introdurre la manifestazione è stato il gruppo degli GNUT Folk Quartet che ha proposto alcuni brani del suo repertorio. La scelta di quest’anno è quella di far precedere i concerti dei grandi artisti da opening di artisti napoletani emergenti ma forse già emersi, interessanti e già qualitativamente apprezzabili. Nuovi musicisti saranno proposti per i concerti successivi perché l’Arena è un grande palcoscenico per le grandi star ma è anche una porta aperta alle migliori espressioni musicali della città.
Un inedito ed esclusivo concerto che non girerà per le altre città, ma un’occasione unica che ha visto insieme per la prima volta Sergio Cammariere, Gino Paoli e Danilo Rea; questi ultimi già sodali da un po’ di tempo anche in imprese musicali importanti.
Un concerto durato poco più di due ore e che ha amalgamato tutte le possibili combinazioni tra gli artisti. Suddiviso in due parti, ha visto esibirsi per primo sul palco il grande Gino Paoli che accompagnato dal pianista jazz Danilo Rea ha rispolverato i suoi grandi successi musicali: “Che cosa c’è”, “Sapore di sale”, “La gatta”, “Una lunga storia d’amore”, “Il cielo in una stanza” e ad altri. Nella seconda parte della serata è stato Cammariere ad esibirsi in brani di grande successo che hanno segnato la sua carriera artistica. Lui che un tempo si definiva “cantautore piccolino confrontato a Gino Paoli” , nella serata di ieri dal piano solo è passato in un duetto con Paoli fino alla 3Union con Rea nell’omaggio a Napoli e alla sua canzone. Il pianoforte jazz di Danilo Rea ha accompagnato entrambi gli artisti ricavandosi talvolta spazi solistici evidenziando la sua bravura musicale. Un concerto nuovo, originale sospeso tra la dimensione jazzistica e la passione per la canzone d’autore.
Anna Feroleto
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